Comunicato Stampa: Oscar Farinetti in Kimbo: “Oggi una tazzina di caffè al bar non dovrebbe costare meno di € 2,50”

La grande esperienza di Oscar Farinetti , imprenditore visionario e fondatore di Eataly , nonché scrittore e figura di riferimento internazionale nel mondo della cultura enogastronomica di qualità, nasce proprio nel settore del caffè: "Mio padre, partigiano e idealista, aveva fondato nel 1967 una torrefazione di caffè e la aveva chiamata UniEuro. Fu proprio in quella torrefazione che io incominciai a lavorare nel 1978. Imparai così le differenze tra i vari caffè crudi del mondo. Imparai l’importanza della qualità sia delle materie prime che in fase di trasformazione”. Con queste premesse ha accolto l’invito di Mario Rubino , presidente altrettanto visionario di Kimbo , ad un incontro ufficiale ma informale, seguito dalle telecamere dell’agenzia giornalistica ANSA , sul tema “ La qualità del caffè e il suo giusto prezzo ”.
L’idea di Rubino nasce dall’esigenza, oggi più attuale che mai, di raccontare ancora una volta ai consumatori il valore della filiera del caffè, fatta di competenza, responsabilità e passione. Una filiera che parte dalla materia prima, nelle zone equatoriali del pianeta, e che arriva nei negozi e nei bar in formato tazzina, senza mettere sufficientemente in luce la complessità di un processo di trasformazione purtroppo ancora poco noto ai consumatori.
“In un momento in cui il mercato del caffè è fortemente segnato da criticità legate all’aumento dei costi del caffè crudo e alla pressione sui prezzi di vendita per tutte le note crisi internazionali, noi di Kimbo abbiamo scelto con forza di non scendere a compromessi – è stata la premessa a Farinetti di Mario Rubino – perché siamo convinti che la qualità, costruita con impegno lungo tutta la filiera, sia un valore da difendere”.
Invitando Oscar Farinetti in azienda, Mario Rubino ha inteso affidare ad una voce autorevole, esterna e imparziale, il compito di spiegare al grande pubblico perché la qualità ha un valore, e perché oggi più che mai è importante riconoscerlo e sostenerlo, anche a costo di qualche sacrificio, sia per i torrefattori che per i consumatori.
“In Italia il prezzo del caffè espresso è sempre stato calmierato proprio per l’importanza che riveste per noi italiani. Ma se dovessimo guardare ai costi reali, oggi una tazzina di caffè al bar non dovrebbe costare meno di 2,50 Euro ” – è stata la dichiarazione, ferma e diretta, di Farinetti – “L’Italia è l’unico paese della fascia per così dire occidentale in cui la tazzina di caffè è sottopagata. Solo Grecia e Portogallo hanno un prezzo simile a quello italiano. Tenere il prezzo di una tazzina di caffè al bar a 1,20, al Sud, o magari a 1,50, al Nord, non è sostenibile e non è giusto. Quanto paghiamo al bar per una qualsiasi bibita, se non addirittura per un bicchier d’acqua? Si tratta peraltro di prodotti peraltro già pronti per l’uso, che bisogna solo versare. Che dire del caffè, che invece ogni volta deve essere “cucinato”? Il barista è il cuoco del caffè , ed è ora di riconoscere il giusto valore a tutta la filiera. Così come nessuno si aspetterebbe una bottiglia di vino d’eccellenza a pochi euro, anche la tazzina di caffè dovrebbe essere riconosciuta come il risultato di una filiera complessa e artigianale”.
“ Il barista è il responsabile dell’ultimo miglio , deve saper valorizzare e raccontare tutta la complessità che c'è dietro una tazzina. È per questo che abbiamo intensificato negli utlimi anni le attività del Kimbo Trainign Center che ormai non sono dirette solo ai professionisti ma anche agli appassionati di caffè. Perché solo un consumatore più esperto ed esigente riuscirà, proprio come è avvenuto nel mondo del vino, a pretendere e comprendere una qualità in tazza eccellente. E sarà disposto anche a riconoscere il giusto valore al caffè che sta bevendo”.
Dopo l’incontro al Kimbo Training Center con Alessandra, Mario e Paola Rubino , e con Luca Amabile e Gerardo Evangelista , rispettivamente seconda e terza generazione della famiglia che ha fondato l’azienda nel 1963, Farinetti ha voluto fare visita ai laboratori di ricerca, controllo e qualità dove, con la Quality Manager Maria Cristina Tricarico , ha curiosato tra le centinaia di pregiati Arabica e Fine Robusta che danno vita alle varie miscele Kimbo, per poi seguire tutte le fasi industriali nei vari reparti della produzione a confronto con Francesco Cavallo , Direttore Industriale Sviluppo Impianti e RSPP di Kimbo.
“Non avevo mai visitato una torrefazione napoletana” – ha affermato Farinetti – “e non vedevo l’ora di farlo proprio in Kimbo perché sono affascinato dalla t ostatura scura , quella capacità di spingere il punto di cottura al punto massimo possibile per far esprimere al caffè tutte le sue meraviglie. Il caffè è un mondo pieno di storie che devono essere assolutamente raccontate. Soprattutto dai napoletani, che hanno fatto del caffè un momento rituale di incontro tra le persone. A Napoli – ha concluso Farinetti, rivolgendosi a Rubino ed esprimendo tutta la sua ispirazione per la civiltà ateniese socratica – avete preso la parte di vitalità energetica del caffè e l’avete fatta diventare simbolo dell’incontro umano. Per non parlare del caffè sospeso : invenzione della solidarietà sociale”.
Impegnato costantemente proprio nella attuazione di progetti di solidarietà sociale (con il Carcere di Secondigliano, la Diocesi ed il Conservatorio di Napoli), Mario Rubino ha concluso: “Per noi, senza la qualità non si va avanti . Il costo del caffè verde, la materia prima che compone i nostri caffè, è aumentato del 300% negli ultimi 24 mesi, a causa del cambiamento climatico, dei fattori geopolitici, ma anche per l’incremento del consumo mondiale. Oggi i prezzi del caffè sono mediamente raddoppiati, ma prometto ai nostri cari, affezionati consumatori che, se mai il costo del caffè crudo, i dazi e il mercato internazionale ce lo consentiranno, noi di Kimbo faremo di tutto, mantenendo la qualità, per offrire sempre il nostro caffè al prezzo più giusto per tutti ”.
A corredo dell’incontro, Kimbo ha elaborato un’infografica che mostra come si suddivide il prezzo di una tazzina di caffè da 2 euro, per offrire uno spunto concreto di riflessione sul reale valore della qualità.
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