LO SPETTACOLO

Al Florian di Pescara "L’Italia del boom economico e di quei liquori fatti in casa"

Doppio appuntamento con il teatro questa sera, sabato 20 gennaio, ore 20.45 e domani, domenica 21 ore 17.30

PESCARA. Racconta dell’epoca del boom economico, Dei liquori fatti in casa. Lo spettacolo, una produzione ACTI Teatri Indipendenti/AMA Factory, andrà in scena al Florian Espace di Pescara in un doppio appuntamento (oggi, sabato 20 gennaio, ore 20.45 e domani, domenica 21 gennaio ore 17.30), nell’ambito della rassegna Teatro d’autore e altri linguaggi targata Florian Metateatro.

Dei liquori fatti in casa, di Remo Rostagno, Gabriele Vacis e Beppe Rosso, vedrà in scena proprio Beppe Rosso, che darà voce ai diversi personaggi. La regia è di Gabriele Vacis. Lo spettacolo, che ha preso forma anni fa all’interno del Laboratorio Teatro Settimo, vanta oltre 500 repliche, in Italia e all’estero. Viene proposto, si legge nelle note di presentazione, «nella sua forma integrale perché l’efficacia narrativa, sia dal punto di vista attoriale che per costruzione drammaturgica, lo rendono unico e attuale».

Ambientata nella provincia italiana dei primi anni Sessanta, la storia «si sviluppa sulla piazza del paese, luogo di incrocio dei personaggi, dove la concretezza degli accadimenti si trasforma e genera un’ironia visionaria e un’irresistibile comicità surreale ». I vini e i liquori diventano «motore fondamentale » di questa visionarietà, mentre il linguaggio è «giocato sulla contaminazione tra lingua alta e dialetto, a creare una dimensione che porta lo spettatore a farsi “terra” dentro quei luoghi e quell’epoca ».

Vini e liquori che «derivano da una tradizione antica e identificano sempre una terra e una civiltà. La civiltà di cui si parla nello spettacolo è quella di una terra piemontese: le Langhe. Terra di vini e di liquori, terra di fumo e di profumo, ma anche terra di letteraria memoria e di grandi narratori: Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Gina Lagorio ». Lo spettacolo racconta di un momento di cruciale e significativo mutamento sociale - l’epoca del boom economico - «quando, nel giro di pochi anni, tradizioni centenarie subirono un cambiamento radicale: quando il suono delle piazze non fu più il rintocco del campanile, ma quello del juke-box che narrava di alti neri Watussi e sogni americani e dove si affacciava la “signora televisione”, che avrebbe segnato e cambiato la vita di tutti quanti e degli anni a venire ».

A scuotere la quotidianità dei personaggi è l’arrivo di una giovane donna francese, che «arriva con la corriera che, ogni giorno, attraversa la piazza: ma, quel giorno, non è solo la partita di pallone elastico che viene interrotta, è tutto il paese che trattiene il respiro».