Auto da corsa fantasmi, zombie e reggipetti 

La grande sfida tra Ferrari e Ford in “Le Mans '66” e Christian De Sica illusionista spiantato a Napoli

Uomini e motori, Ford versus Ferrari, come recita il titolo originale di “Le Mans '66 - La grande sfida”, al centro del film di James Mangold da oggi in sala, interpreti Christian Bale, Matt Damon, Remo Girone. Una sfida che fu soprattutto lo scontro tra due giganti dell’industria automobilistica, Henry Ford II (Tracy Letts) ed Enzo Ferrari (Girone), giocato negli anni Sessanta per la supremazia sulle piste e sul mercato.
Nel film il dualismo tra le due case e relative culture fa da cornice a un’epopea americana e al racconto di un’amicizia virile, il bromance tra l’ex pilota da corsa Carroll Shelby e il suo ex collaudatore Ken Miles, rispettivamente Damon e Bale. Gareggiando contro il Cavallino e lottando contro diffidenze, invidie e burocrazia di casa Ford, il visionario e perfezionista Shelby e il coraggioso e sanguigno Miles portarono al successo le Ford spezzando il dominio Ferrari nelle gare Endurance per auto Sport e Gran Turismo, su tutte la prestigiosa e impegnativa 24 ore di Le Mans, in Francia. Shelby aveva vinto a Le Mans nel 1959 su Aston Martin, interrompendo i trionfi della Jaguar ma non della Ferrari, che vinse la corsa ancora cinque volte fino al 1964. Anno d’inizio della rivalità Ford-Ferrari, dopo il rifiuto del Drake di vendere la casa modenese, con la scuderia corse, all'azienda di Detroit. Con le vendite in calo, Henry Ford II decide di sfidare il Drake in pista, e su suggerimento del capo marketing Lee Iacocca (Jon Bernthal) affida a Shelby, che dopo capricci al cuore non corre più, il progetto di un bolide rivoluzionario e imbattibile. Nasce la Ford GT40. Spettacolari le sequenze della gara.
Christian De Sica dirige (col figlio Brando) e interpreta la commedia horror “Sono solo fantasmi”, ambientata a Napoli tra apparizioni e superstiaioni. Alla morte del padre Vittorio, Thomas (De Sica) incontra i suoi fratellastri Carlo e Ugo (Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi). Thomas, cresciuto a Roma, è uno squattrinato illusionista; Carlo, napoletano, vive a Milano vessato da moglie e suocero ricconi; Ugo, studioso di fantasmi, entra e esce dagli ospedali psichiatrici. I tre sperano in una grossa eredità, ma il bon vivant Vittorio, donnaiolo con più famiglie da mantenere e giocatore incallito, si era mangiato tutto. Resta solo la grande casa di famiglia, gravata però da ipoteca. Per ripianare i debiti i tre pensano di sfruttare la superstizione napoletana e fingersi acchiappafantasmi. Proprio quando l’attività ingrana lo spirito di Vittorio s’impossessa di Carlo. Ma non è il solo fantasma in giro. Nel film più di un omaggio a De Sica padre, imitato alla perfezione dal figlio. Nel cast Leo Gullotta.
Dagli spiriti napoletani ai morti viventi americani con “Zombieland - Doppio colpo” di Ruben Fleischer, che dieci anni dopo “Zombieland” riunisce attori e personaggi di allora: Woody Harrelson (Tallahassee), Jesse Eisenberg (Columbus), Abigail Breslin (Little Rock), Emma Stone (Wichita). I quattro, “famiglia” che vive nella Casa Bianca evacuata, dovranno affrontare zombie più evoluti e veloci, armati di fucile, e incontreranno altri umani sopravvissuti.
Per i piccoli in sala due proposte. Nella favola musicale animata “Pupazzi alla riscossa”, regia Robert Rodriguez e Kelly Asbury, ecco le Ugly Dolls, i bambolotti scarti di fabbrica, usciti dalla lavorazione brutti e sgraziati, ma desiderosi dell’abbraccio di un bambino. Moxy e i suoi simili, ottimisti e simpatici, vivono a Uglyville, braccopoli separata dal mondo delle bambole perfette. L’edificante messaggio è che non esistono belli e brutti, giusti e sbagliati, a dispetto di quanto afferma l’arrogante Lou, leader della città di Perfezione. Voci di Federica Carta, Diletta Leotta, Achille Lauro, Elio, Shade.
La voce narrante di Fabio Volo accompagna la storia del cucciolo di renna protagonista di “Ailo - Un’avventura tra i ghiacci”. Tra documentario e fiction lo spettacolare e ambientalista film di Guillaume Maidatchevsky segue Ailo nella sua Lapponia dalla nascita fino ai 16 mesi, quando si diventa renne perfette per la slitta di Babbo Natale.
In sala anche la commedia senza dialoghi “The Bra - Il reggipetto”, del tedesco Veit Helmer, ambientata in Azerbaigian. Lo schivo Nurlan (Miki Manojlovic) è il macchinista del treno che ogni giorno attraversa un quartiere popolare di Baku, nello stretto passaggio tra le case. La vita del quartiere si svolge sui binari: gli uomini bevono il tè, le donne stendono i panni, e quando il treno passa tutti raccolgono frettolosamente le loro cose. Ciò che resta impigliato viene restituito da Nurlan a fine giornata. Nell'ultimo giorno di lavoro di Nurlan sulla motrice rimane attaccato un reggiseno. Nei giorni seguenti il pensiero della donna che lo ha perso gli toglie il sonno e lo spinge infine a cercarla. Con Paz Vega e Maia Morgenstern.
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