Da Boston ecco “Scanzonati” il disco tra jazz e cantautorato 

Esce il nuovo album del musicista pescarese Marchese e del contrabassista Pejrolo Fondamentale per la nascita del progetto l’incontro con Mogol e Carmen Consoli 

PESCARA. Direttamente da Boston, è uscito in questi giorni “Scanzonati”, nuovo album di Stefano Marchese, artista internazionale originario di Pescara, e Andrea Pejrolo: due eccellenti musicisti italiani che negli Stati Uniti hanno collaborato con grandi nomi nazionali e internazionali, tra cui Bobby McFerrin, Luis Enrique, Mogol e Carmen Consoli. “Scanzonati” è un disco autobiografico di 10 canzoni realizzato con musicisti provenienti da 9 Paesi nel mondo. Rappresenta anche il lavoro di Marchese, cantante jazz pluripremiato, e Pejrolo, compositore/arrangiatore, produttore e contrabbassista jazz, nel promuovere negli Usa, e più precisamente nel New England, la musica e la cultura italiana. Per Marchese, nominato nel 2021 tra i 100 Personaggi abruzzesi più rilevanti all’estero grazie al suo album “Radici”, l’incontro con Carmen Consoli e Mogol sono stati le scintille che hanno contribuito alla nascita del disco. In particolare, i consigli e gli applausi del produttore discografico, scrittore e paroliere soprattutto per il brano “Quelli come me”, uscito come singolo. Conduttore e produttore radiofonico e televisivo, Marchese ha guidato il programma “L’Italia chiamò”, andato in onda su più di 40 canali televisivi in Italia e in Europa, ospitando star come Zucchero, Nicola Piovani, Levante, Dardust, GeGé Telesforo e Chiara Civello. Nei 10 brani di “Scanzonati” assistiamo all’incontro e alla fusione tra la musica cantautorale e le armonie jazz contemporanee che i due musicisti hanno fatto proprie lavorando negli Usa. La voce solista di Marchese, precisa, sincera e trascinante, è l’elemento unificatore del suono dell’album, mentre i sofisticati arrangiamenti di Pejrolo prendono per mano l’ascoltatore in un viaggio musicale pieno di sorprese e sonorità originali. L’eleganza delle melodie è sottolineata dalla presenza di violino, violoncello, chitarre acustiche, contrabbasso e sassofoni, incontrando i ritmi propri del jazz e le sonorità più viscerali della tradizione musicale italiana, dove percussioni, fisarmonica, chitarre portano in risalto l’energia di tutta la band, formata da Lihi Haruvi (sassofoni), Nick Grondin (chitarra), Giò Albanese (fisarmonica), Giuseppe Paradiso (batteria), Bengisu Gocke (violino), Alessandra Pejrolo (violino), Kely Pinheiro (violoncello), Kari Juusela (violoncello), Elie Yammouneh (percussioni), Carles Delgado (chitarra).