Pescara

D’Aquino presenta il Fla 2025: libri, musica e tanta attualità

30 Ottobre 2025

Dal 6 al 9 novembre tra Pescara e Spoltore la 23esima edizione con oltre 250 eventi e un fiume di ospiti Tra i grandi nomi, Roberto Saviano e Cecilia Sala. Spazio anche alle mostre

PESCARA. Oltre 250 eventi, tre premi strega, centinaia di volontari dispiegati tra nuove e vecchie rubriche sui palchi e per le strade di due città, Pescara e Spoltore, teatri dove incrociare storie, sguardi, linguaggi. E un unico, continuo dialogo tra generazioni per quattro giorni di festa - dal 6 al 9 novembre. Quella del Fla - Festival di Libri e Altre Cose - è una formula perfetta che alla sua ventitreesima edizione si presenta al pubblico nella magnifica Sala Schifano dell’Imago Museum, gremita. Ci sono le istituzioni - Chiara Trulli, sindaco di Spoltore, e Maria Rita Carota, vicesindaco di Pescara - e gli sponsor che sostengono l’evento - Umberto Sgambati, presidente di Proger e Nicola Fabrizio, amministratore delegato di Metamer che quest’anno consegna il suo premio ad Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana a laurearsi in ingegneria aeronautica nel 1962. Al centro, Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo e Vincenzo D’Aquino, direttore del festival che quest’anno presenta anche la novità Hair Peace. D’Aquino la cura in prima persona: sono tre talk - con Martina Marchiò, Emilio Mola, Cecilia Sala - per provare a raccontare il mondo che ci circonda, la complessità dei tempi. «Partiamo da un gesto semplice: ci mettiamo in ascolto», dice il direttore del festival.

LE RUBRICHE

Accanto ai talk di attualità, il Fla presenta cinque nuove sezioni: Playlist di Paolo Talanca, una riflessione tra musica e parole partendo dagli spunti della canzone d’autore; NdT - Note di traduzione di Mara Mattoscio, Erika Pillar Pancella ed Eva Filoramo ragiona sul ruolo del traduttore nella letteratura e sul peso della lingua nel racconto delle storie; Real World di Alessio Romano è un confronto tra scrittura, cronaca, società e letteratura; Civica mette al centro la legalità, i diritti, l’impegno civile, Sviluppi racconta l’innovazione come fatto culturale: idee, economie, linguaggi che cambiano il modo di pensare il futuro.

E poi ci sono le rubriche storiche: torna Agorà, la sezione di architettura curata da Clara Verazzo con il dipartimento dell’Università d’Annunzio e il sostegno di Sypri Ferramenti. Torna FLAsh per la fotografia, Dance per le forme e i linguaggi della danza, con Cristina Squartecchia. Pierluigi Sacco e Annarita Frullini portano sul palco Strategie per un nuovo welfare culturale, confermato lo spazio per il cinema con Cult di Gisella Orsini e Giacomo Cecchinelli, che porta le riflessioni sulla Settima Arte in dialogo con i grandi temi del nostro tempo. Ancora: Olis di Michele Meomartino, un percorso tra benessere e pratiche olistiche, Boom dedicato al fumetto, con Paolo Ferri a guidare gli incontri sulle nuove forme di narrazione visiva.

Con Fla Next entrano in scena le scuole e gli studenti, in un laboratorio «di esperienze e competenze», dove i ragazzi sono affiancano lo staff nell’accoglienza del pubblico e degli autori, ma sono anche interlocutori negli incontri del venerdì mattina, nei corsi che nei prossimi mesi porteranno il festival negli istituti, partendo dai licei D’Annunzio e Da Vinci di Pescara.

GLI OSPITI

Tra cinema, letteratura e memoria, il festival parte giovedì 6 novembre con Cristina Comencini e Walter Siti, in una lettura emotiva del tempo presente. Il saggista russo Alexander Baunov apre l’angolo delle riflessioni sulla disinformazione nell’Europa di oggi, ma il giornalismo trova voce anche con Attilio Bolzoni. Francesco Filippi indaga miti e distorsioni del passato, la scrittrisce singalese Nadeesha Uyangoda racconta identità e cittadinanza in un Paese che cambia.

È un festival dello sguardo, filtrato anche dalle lenti del cinema - con la proiezione di Parenti Serpenti di Mario Monicelli, presentato assieme a parte del cast - e della fotografia - con l’inaugurazione della mostra di Cinzia Canneri, vincitrice della Rowld Press Photo 2025, alla Fondazione La Rocca. Quindi l’incontro con Martina Marchiò, da Medici Senza Frontiere. L’ospite forse più atteso arriva venerdì 7: con L’amore mio non muore, recital teatrale tratto dal suo ultimo, omonimo romanzo, torna a Pescara Roberto Saviano, in uno show già sold out. La magia di Stanley Kubrick rivive con l’intervento di Emilio D’Alessandro, per trent’anni autista e assistente del regista newyorkese. Quel giorno sul palco del Fla ci sono anche Michele Dalai con Aldro. Storia di un orrore perbene e, Alessandro Militi con Basta cazzate sulla leadership e Annalisa Ambrosio con un talk su relazioni, amore, liberà, immaginazione e cura. Tornano i riflettori sul mondo del fumetto con Tutte le mie cose belle sono rifatte di Fumettibrutti - Josephine Yole Signorelli. Si ride con Maicol& Mirco che anticipano lo spazio per le riflessioni sulla Palestina con Un grido per Gaza, che riunisce Donatella Di Pietrantonio, Andreina Sirena e il cantautore pennese Setak. E ancora Luca Telese, direttore del Centro, Michela Marzano e Alessia Piperno nella Sala consiliare di Spoltore con due libri, due viaggi diversi che raccontano il senso di libertà e la ricerca di sé.

Un dialogo tra Pierluigi Sacco e Francesco Rutelli apre la terza delle quattro giornate, che prosegue con gli incontri di Hair Peace e Dentro il grande gioco di Emilio Mola, Nella testa del dragone di Giada Messetti, Uomo morto non mente di Flavia Carlini. Spazio alla filosofia con Simone Regazzoni, alla narrativa con Giuseppe Culicchia, Anna KAtharina Frohlich, Costanze Reuscher, Claudio Marinaccio. Si torna a Spoltore, nel pomeriggio, per gli incontri con Carla Subrizi e Sara Lucaroni dedicati ai temi del presente, tra società e politica. Quindi si chiude a Pescara, al teatro Massimo, con Il Gattopardo di Francesco Piccolo. L’ultima giornata del Fla «attraversa emozioni, storie, visioni del nostro tempo» ed è un po’ lo specchio di questa quattro giorni tra Pescara e Spoltore. Tanti gli ospiti che segnano il sipario sulla kermesse culturale: Lorenza Gentile, Lorenzo Marone, Chiara Gily, Irene Facheris, Fabio Bacà, Niccolò Scaffai, Saverio Raimondo, Tommaso Pincio, Alcide Pierantozzi. C’è il podcast Predatori di Stefano Nazzi che, con il giornalista sul palco, diventa un reading e un viaggio tra i serial killer che hanno segnato l’America. Anna Castiglia, targa Tenco 2024, dialoga con Paolo Talanca per Playlist, Cecilia Sala chiude il festival con i racconti tratti dalle pagine di guerra raccontate nei suoi lunghi reportage.

mostre e altri incontri

Tre gli spazi espositivi che prendono forma durante la quattro giorni festivaliera: Women’s bodies as battlefields di Cinzia Canneri nelle sale della Fondazione La Rocca, ma anche i Percorsi d’arte contemporanea per i corridoi del Museo delle Genti d’Abruzzo e La vecchia Pescara di Mimmo Sarchiapone e a cura di Licio Di Biase, al Conte di Ruvo. Con Abruzzo L.O.C. oltre 50 case editrici coinvolte per un incontro con gli autori dedicato a narrativa e territorio. Al Caffè Adriatico di Produzione Musica tre serate di jazz e sperimentazioni con ’Round Midnight di Adrimusic, al Caffè letterario tutti i giorni alle 18 gli aperitivi letterari. Con il Florian Meateatro, il festival presenta Il pianeta storto di Marco Renzi, con la Fondazione Genti d’Abruzzo spazio ai laboratori didattici del Fla Kids, sabato e domenica. Torna anche la libreria Primo Moroni a gestire la vendita dei libri durante gli incontri - centinaia in un’edizione mai così ricca e variegata.