ELISA D’EUSANIO «MI HA VOLUTA VERDONE» 

L’attrice teramana sul set del nuovo film del regista «Fra me e Carlo è stato subito un colpo di fulmine»

«Sto vivendo un momento professionale esaltante, accanto a due mostri del cinema e del teatro, Carlo Verdone e Glauco Mauri». È entusiasta Elisa Di Eusanio, attrice teramana di talento, nel raccontare al Centro la sua estate di super lavoro. Il 19 luglio ha iniziato a girare nel nuovo film di Verdone "Benedetta follia", prodotto e distribuito dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, in sala dopo Natale. Inoltre, a settembre, Elisa aprirà a Roma la stagione di prosa del teatro Eliseo con "Finale di partita" di Samuel Beckett, riportato in scena da Glauco Mauri.
Diploma nel 2001 all'Accademia D'Amico, l'anno dopo premio Salvo Randone a Siracusa come miglior attrice giovane, nomination ai Nastri d'argento 2012 per il film "Good as You" di Mariano Lamberti, Elisa Di Eusanio spiega: «Lavorare nel film di Verdone è una gioia incredibile, era uno dei miei sogni nel cassetto. È il mio mito fin da ragazzina. Un regista che ama le attrici, alle quali non ruba mai la scena. Ho fatto il primo provino un mese fa, un colloquio con lui a tu per tu. È stato un colpo di fulmine reciproco. Poi, tre settimane fa, abbiamo lavorato sul personaggio con le scene. Verdone è stato dolcissimo, gentile, discreto. Alla fine ha detto: "Lei questo personaggio me lo potrebbe chiudere molto bene"». Elisa non può dire di più sul suo ruolo, se non che riserverà esilaranti sorprese. Sarà un film di attrici: Ilenia Pastorelli, Maria Pia Calzone, Lucrezia Lante Della Rovere, Paola Minaccioni. Verdone è Guglielmo, uomo di esemplare virtù, proprietario di un negozio di articoli religiosi, mollato dalla moglie (Della Rovere) e iscritto dalla nuova improbabile commessa (Pastorelli) a un'app di incontri.
Dagli incontri "hot" di "Benedetta follia" al teatro dell'assurdo di Beckett: «Reciterò al fianco di un altro grandissimo maestro, Glauco Mauri. Con "Finale di partita", insieme a Roberto Sturno e Mauro Mandolini, apriremo il 26 settembre la stagione dell'Eliseo, dove resteremo tre settimane. Poi tournée nazionale e chiusura a gennaio alla Pergola di Firenze. La regia è di Andrea Baracco, con il quale ho lavorato in "Madame Bovary" e "Romeo e Giulietta". Io sarò Nell, che è priva di gambe e vive in un bidone della spazzatura». Ma il progetto a cui forse Elisa tiene ancora di più è la trasposizione teatrale del volume di Annacarla Valeriano, ricercatrice dell'ateneo teramano, "Ammalò di testa" (Donzelli), sulle storie del manicomio di Sant'Antonio Abate a Teramo. «Un progetto prezioso» sottolinea Di Eusanio «prodotto da Acs Abruzzo Circuito Spettacolo e adattato da Letizia Russo, bravissima drammaturga della nuova generazione. La regia sarà del vastese Daniele Muratore, le musiche del teramano Stefano De Angelis. La ricerca di Annacarla è straordinaria. Darò voce a più caratteri, interpretando donne internate non perché pazze ma perché irregolari, libere. Reciterò con il mio compagno e collega Andrea Lolli, che sarà la controparte, l'autorità maschile, l'ordine, la medicina».
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