Edizione digitale
L’orso marsicano diventa uno spettacolo
Oggi a Pizzone in provincia di Isernia le storie del rapporto di convivenza con le popolazioni del Parco
ISERNIA. Nel Pnalm (Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise) è in programma, stasera alle 21, un evento che mischia natura e teatro. L’appuntamento è fissato nella piazza municipale di Pizzone, in provincia di Isernia, dove andrà in scena lo spettacolo teatrale “Orsitudine” di Stefania Evandro con Angie Cabrera, Stefania Evandro, Armando Rotilio, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, con i costumi di Scenotecnica Lanciavicchio / Chiara Curci, le scenografie di Lanciavicchio, le luci di Antonio Silvagni, e la collaborazione alla messinscena di Antonio Silvagni. La regia dello spettacolo è firmata da Stefania Evandro.
«“Orsitudine”», si legge nelle note di presentazione, «è uno spettacolo nato dalla collaborazione tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la Dmc Marsica, il Teatro Lanciavicchio ed il Tsa (Teatro stabile d'Abruzzo) nell’ambito di un progetto innovativo di analisi e comunicazione intorno alle tematiche ambientali e alla relazione Uomo/Natura, non sempre così lineare e scontata».
«Si tratta», proseguono le note introduttive, «di uno spettacolo nato per raccontare l’orso: proprio “quello marsicano” che abita vicino a noi, e che davvero poco conosciamo. Il progetto ha utilizzato come base di partenza i risultati del questionario realizzato dal Parco e dall’associazione Salviamo l’Orso per rilevare, le percezioni, le emozioni e le conoscenze dei residenti di alcuni centri del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sul loro personale rapporto con l’orso bruno marsicano, specialmente laddove si verificano ancora episodi di “orsi confidenti”».
Il progetto, spiegano gli organizzatori dell’appuntamento, «ha previsto inoltre incontri con la popolazione e nelle scuole, e da questo lavoro di scavo è nata la creazione di una narrazione drammaturgica originale, nella quale sono confluiti dati scientifici e anche storie e leggende recuperate dalla tradizione italiana e internazionale».
L’ingresso allo spettacolo è gratuito. “Orsitudine” sarà replicato, il 26 agosto, a Scanno e, il 27 agosto, a San Donato Val Comino.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«“Orsitudine”», si legge nelle note di presentazione, «è uno spettacolo nato dalla collaborazione tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la Dmc Marsica, il Teatro Lanciavicchio ed il Tsa (Teatro stabile d'Abruzzo) nell’ambito di un progetto innovativo di analisi e comunicazione intorno alle tematiche ambientali e alla relazione Uomo/Natura, non sempre così lineare e scontata».
«Si tratta», proseguono le note introduttive, «di uno spettacolo nato per raccontare l’orso: proprio “quello marsicano” che abita vicino a noi, e che davvero poco conosciamo. Il progetto ha utilizzato come base di partenza i risultati del questionario realizzato dal Parco e dall’associazione Salviamo l’Orso per rilevare, le percezioni, le emozioni e le conoscenze dei residenti di alcuni centri del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sul loro personale rapporto con l’orso bruno marsicano, specialmente laddove si verificano ancora episodi di “orsi confidenti”».
Il progetto, spiegano gli organizzatori dell’appuntamento, «ha previsto inoltre incontri con la popolazione e nelle scuole, e da questo lavoro di scavo è nata la creazione di una narrazione drammaturgica originale, nella quale sono confluiti dati scientifici e anche storie e leggende recuperate dalla tradizione italiana e internazionale».
L’ingresso allo spettacolo è gratuito. “Orsitudine” sarà replicato, il 26 agosto, a Scanno e, il 27 agosto, a San Donato Val Comino.
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