alle 17.30 su tv8 

La Cancellieri passa al noir con i “Crimini da copertina”

ROMA. Dal rosa di “Vite da copertina” al noir di “Crimini da copertina”, con il racconto «di storie drammatiche di cronaca nera che hanno sconvolto l'opinione pubblica e che ripercorriamo insieme a...

ROMA. Dal rosa di “Vite da copertina” al noir di “Crimini da copertina”, con il racconto «di storie drammatiche di cronaca nera che hanno sconvolto l'opinione pubblica e che ripercorriamo insieme a chi se ne è occupato, lavorando sul campo, o le ha ricostruite». Da oggi, ogni lunedì alle 17.30, Rosanna Cancellieri raddoppia il suo impegno su Tv8, raccontando «storie concluse dal punto di vista giudiziario ma ancora piene di ombre, dubbi, perplessità: cambiamo passo, aprendo la settimana con toni completamente diversi per tornare poi alla cronaca rosa e al costume di “Vite da copertina”». In uno studio completamente rinnovato, la giornalista ripercorre celebri casi con l'aiuto di esperti, ricostruzioni e testimonianze inedite. Si parte con la vicenda di Marta Russo, studentessa 22enne di giurisprudenza gravemente ferita, il 9 maggio del 1997, da un colpo di pistola all'interno della città universitaria della Sapienza di Roma, morta cinque giorni dopo in ospedale. «È una storia incisa nella memoria: la racconteremo con l'aiuto di Chiara Lalli, giornalista dell'Huffington Post, che ha realizzato un'indagine in podcast sul caso con Cecilia Sala, “Polvere”. Un titolo che richiama il granello di polvere trovato sul davanzale di una finestra dell'aula 6 di Filosofia del diritto, interpretato come residuo di un colpo di un'arma da fuoco ma forse, come è poi emerso nel dibattimento, residuo di una fotocopiatrice».
Il 18 gennaio al centro della scena è invece il caso di Amanda Knox, legato a filo doppio all'omicidio, il primo novembre del 2007, di Meredith Kercher. L'iter giudiziario viene ripercorso in studio con Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, che ha seguito da vicino il caso e che ha scritto un libro sul tema, “Assassini per caso”. «Con lui,» spiega Cancellieri, «ci addentreremo nel labirinto che ha visto Rudy Guede condannato come unico responsabile dell'omicidio della studentessa inglese». Il 25 gennaio in primo piano il caso di Luca Varani, il 23enne torturato e ucciso nella notte tra il 3 e 4 marzo del 2016 nel corso di un festino a base di sesso, alcol e droga. Un omicidio approfondito attraverso la testimonianza in studio dello scrittore Nicola Lagioia, autore di un libro sul tema dal titolo “La città che vivi”. «Una storia ferocissima, direi inspiegabile», sospira Cancellieri. «Vogliamo allargare la sfera del nostro racconto, affidandoci a testimoni “esterni” e provando magari a far luce su aspetti meno noti. Non è un programma di inchiesta, ma di racconto. La cronaca nera? Io sono della vecchia scuola, ho cominciato da lì: mi ricordo il mio primo caso, un cadavere bruciato a Ostia. Certo, sono grata a settori come la moda e il costume che mi hanno dato grande visibilità, ma facciamo i giornalisti, e la curiosità per le storie è sempre la stessa».