Madrigali per celebrare Margherita d’Austria 

Omaggio in musica all’Aquila per i 500 anni della duchessa con l’ensemble Il Turturino e l’attore Fava

L’AQUILA. Per le celebrazioni del cinquecentenario della nascita di Margherita d’Austria, il musicologo Francesco Zimei presenta all’Aquila il progetto “La bella Aurora. Serafino Candido da Montereale e la musica all’Aquila negli anni di Margherita d’Austria” realizzato dal Comune con la Società dei concerti “Barattelli” e l’Istituto abruzzese di storia musicale. l’appuntamento oggi alle 18 all’Auditorium del Parco.
“La bella Aurora” è il titolo di un madrigale allegorico che fu eseguito in occasione della prima visita in città di Margherita d’Austria e composto dal frate Serafino Candido di Montereale. Come spiega nella prolusione Zimei, di questo autore non si hanno molte notizie, almeno fino a quando fu maestro di cappella nell’Oratorio di San Sebastiano, attiguo al complesso di San Domenico. La duchessa Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V, fu nominata governatrice dell’Aquila, titolo che mantenne fino alla sua morte nel 1586. Margherita con la sua corte entrò ufficialmente in città nel 1572 e si insediò nel Palazzo del Capitano, nominato poi Palazzo Margherita, residenza municipale fino al 2009. Tutte le composizioni in programma sono tratte dalla raccolta “Delle Mascherate musicali non manco artificiose, che dilettevoli, sopra varij amorosi avenimenti a tre, quattro e cinque voci” di Candido, stampata a Venezia nel giugno 1571 e conservata nella Biblioteca Nazionale di Vienna. Ad eseguire la serie di villanelle e madrigali di cui è composta la raccolta è l’ensemble Il Turturino: Elisabetta Rinaldi soprano, Maria Chiara Ciotti alto, Giovanni Cantarini tenore e direttore musicale, Matteo Zenatti tenore, Andrea Favari basso, tutti sostenuti da Alessandro Casali all’arpicordo. A coronare l’opera le azioni e le maschere curate da Antonio Fava, attore, autore, regista, maestro di Commedia dell’Arte e di discipline comiche. L’ingresso è libero.