Mattarella: «Pansa, le sue tracce resteranno» 

Il presidente della Repubblica ricorda il giornalista scomparso. Oggi i funerali a San Casciano dei Bagni

ROMA. I funerali di Giampaolo Pansa, si svolgeranno oggi alle 15 nella Collegiata di San Leonardo e Cassiano a San Casciano dei Bagni dove viveva il giornalista e scrittore morto, domenica scorsa, all’età di 84 anni- Dopo il rito partirà il corteo funebre per la tumulazione del feretro nel cimitero della cittadina della provincia di Siena.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato così, ieri, Pansa: «Giampaolo Pansa è stato un intellettuale dai caratteri assolutamente originali. Il suo talento, la sua autonomia di giudizio ne hanno fatto un protagonista indiscusso del giornalismo contemporaneo, con la sua libertà di espressione e di critica, la sua raffinata interpretazione dei fatti e delle loro ragioni più profonde. La sua scomparsa», ha aggiunto il capo dello Stato, «lascia un vuoto difficilmente colmabile nel dibattito del nostro Paese. Sono vicino, in questo giorno di lutto, ai familiari e a quanti lo hanno accompagnato in questi anni. La vivace intelligenza di Giampaolo, l'acutezza che manifestava nei suoi scritti hanno animato il suo lavoro di storico, anche suscitando polemiche e discussioni, come del resto era suo costume. Maestro di tanti giornalisti, ha arricchito lo stesso vocabolario della politica di definizioni fulminanti, che hanno segnato più stagioni. Ha attraversato e raccontato non pochi passaggi significativi della nostra vicenda repubblicana: le sue tracce e le sue testimonianze resteranno».
Anche il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha reso omaggio alla memoria del giornalista piemontese: «Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Giampaolo Pansa, una delle firme più autorevoli del giornalismo italiano, scrittore e polemista di razza, punto di riferimento e maestro per molte generazioni di giornalisti. Pansa ha raccontato oltre mezzo secolo di storia italiana, lavorando per le testate più prestigiose e legando il suo nome alla cronaca dei fatti cruciali del nostro Paese. Al mestiere di giornalista ha saputo affiancare il lavoro dello storico, contrassegnandolo con un approccio rigoroso, a volte scomodo e certamente mai neutrale, sempre pronto a indagare la verità senza alcuna preclusione ideologica». «Di lui ci mancheranno la forte personalità, la grande autonomia di pensiero, il coraggio nel difendere le proprie idee» ha concluso».
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