Nicodemo: «Dal basket al jazz e alla letteratura»  

Lo scrittore di Chieti, ex giocatore di pallacanestro, ripubblica il primo romanzo «Lo sport mi ha aiutato davvero ad affrontare la mia fragilità e incostanza»

«A sedici anni dalla pubblicazione di “Di lì a poco sarebbe piovuto” ho pensato di riproporre questo libro affinché coloro che hanno magari letto “Una grossa fregatura”, l’ultimo mio romanzo che propone gli stessi personaggi, potessero appunto comprendere il filo conduttore dell’intera storia». La storia, quella dello scrittore abruzzese Marcello Nicodemo, ovvero dalla pallacanestro alla letteratura passando per un jazz club. Una ricerca continua, la sua, un’inquietudine ad accompagnarlo praticamente da sempre.
Protagonista di “Di lì a poco sarebbe piovuto” (editore Oltreleparole.net) è Alfredo, un giovane giocatore di basket dalla sensibilità esasperata e dalla carriera terribilmente discontinua. Un giorno incontra Marco, un ragazzo da lui molto diverso, delicato e forte allo stesso tempo, semplice fino all'estremo ma in grado di insegnargli molte cose facendolo entrare senza quasi accorgersene in un solco positivo di gioia esistenziale. I due aprono un jazz club, il Fictio, in centro storico a Chieti e, con il passare del tempo, la loro unione diventa molto forte, quasi un inno alla vita e al suo grande mistero da onorare.
«Da ragazzino, la pallacanestro è stata la mia più grande passione. A Chieti c’era la squadra in A2 con il grande Essie Hollis che, affascinato dai suoi movimenti, cercavo poi di imitare nei tanti pomeriggi trascorsi al campo della Villa comunale, quasi storditi dall’odore dei tigli, dove, mentre aspettavamo di poter giocare, ci si cimentava “ai ferri”, ovvero cercando di far passare la palla da un lato all’altro dei tubi che sostenevano le gradinate in legno. Incredibile. Ho avuto diversi allenatori tra cui l’indimenticabile Mimmo Trivelli, determinante nella formazione di tanti giovani cestisti e ricordo sempre con piacere i compagni di squadra di allora. Alcuni hanno fatto una importante carriera, come ad esempio Claudio Capone, altri comunque hanno giocato a buoni livelli come Lorenzo Tedeschi e lo stesso Gigi Bonvecchio».
E Marcello Nicodemo?
«Avevo sicuramente un buon talento. Lo stesso Trivelli mi portò con sé a Ragusa, in serie B, dove, a diciotto anni, fui il miglior marcatore del torneo. Un’esperienza bellissima, poi il passaggio al Matera per due anni e il ritorno a Chieti».
E qui Marcello intuisce la prossima domanda. «Il fatto di non aver fatto una grande carriera è legato al mio carattere. A volte “c’ero ma non c’ero” con quella profonda inquietudine che ha caratterizzato la mia gioventù assieme ai tanti interrogativi che accompagnano la vita di chi non si accontenta. Un qualcosa che, in quel tempo, mi schiacciava con il bisogno di trovare sempre delle risposte in una sorta di “spaventosa chiaroveggenza” come ebbe a definirla Guido Gozzano. Ma lo sport mi ha comunque aiutato davvero parecchio nel fare fronte a tanta fragilità ed incostanza».
Dal ricordo di tante indimenticabili serate destinate al far tardi nei suggestivi locali del Fictio, con ospiti di spessore come il grande clarinettista Tony Scott, Stefano Zenni e Tony Pancella, alla laurea in Lettere e alla passione per l’insegnamento. «Cerco di trasmettere ai ragazzi la passione per la letteratura sperando di poter contribuire alla loro formazione culturale e non solo».
Quattro i romanzi pubblicati, con “Ferragosto in famiglia” e “Nel fuoco”, negli ultimi anni la cura, attraverso il canale You Tube, della rassegna “Officina letteraria” nella quale ha finora intervistato, sul mestiere di scrivere, alcuni tra i migliori narratori italiani tra cui Gianrico Carofiglio, Susanna Tamaro, Alessandro D’Avenia e Donatella Di Pietrantonio. «Ci si incontra in libreria, a casa degli stessi scrittori oppure nel negozio di abbigliamento di un amico a Pescara».
Nei giorni scorsi, nella sala polivalente del PalaTricalle a Chieti, la presentazione, dialogando con Max Del Conte, amministratore della Teate Basket, di “Di lì a poco sarebbe piovuto” mentre, domani alle 18, nel Mondadori Bookstore di Pescara, Marcello Nicodemo intervisterà la scrittrice Mariolina Venezia, ispiratrice della fortunata serie televisiva “Imma Tataranni - Sostituto procuratore”.
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