Premio Abruzzo Corale ai Piovano
Pescara, Antonio e Luigi –padre e figlio – insigniti per i loro meriti artistici
PESCARA. Antonio Piovano e Luigi Piovano, padre e figlio, Mauro Pedrotti e Vincenzo Vivio riceveranno domattina a Pescara il Premio Abruzzo Corale, assegnato da Arca - Associazione regionale Cori d’Abruzzo a personalità vicine al mondo dei cori e al patrimonio di valori, esperienze e storia che essi tramandano. La seconda edizione del premio ideato un anno fa dal presidente Arca, Gianni Vecchiati, nel contesto delle celebrazioni per il quarantennale dell’associazione, sarà ospitata dalla sala consiliare del Comune alle 10, con premiati e partecipanti accolti dal benvenuto musicale del Coro Verdi di Teramo diretto da Umberto De Baptistis e del Coro Gamut di Pescara diretto da Serena Marino. Riceveranno il Premio Abruzzo Corale i maestri Antonio Piovano, compositore e didatta, Luigi Piovano, primo violoncello solista dell'Orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia e direttore d’orchestra, Mauro Pedrotti, direttore del Coro della Sat di Trento, Vincenzo Vivio, direttore di coro Ad Antonio Piovano, a lungo direttore del Braga a Teramo, quando era ancora liceo musicale, va il premio alla carriera. Oltre che didatta e compositore è stato anche un ricercatore di musica antica, spiega Vecchiati, «ha riscoperto musiche dei compositori abruzzesi Fedele Fenaroli, di Lanciano, e Carlo Cotumacci, di Villa Santa Maria, musicisti del Settecento, le ha completate, edite e fatte eseguire da cori e orchestra». Il figlio Luigi Piovano, nato a Pescara, è un violoncellista di fama internazionale, che spesso suona in duo col pianista e direttore d’orchestra inglese sir Antonio Pappano. Il veterano Mauro Pedrotti, direttore del coro d’eccellenza della Sat Società alpina tridentina, viene premiato perché punto di riferimento di tutte le formazioni maschili nei repertori popolari e alpini. Vincenzo Vivio, architetto e già docente nei licei, ha diretto il Coro della Portella. Quarant’anni fa ha creato la Cantata di Natale, manifestazione che unisce tutti i cori aquilani, una ventina e più di formazioni. È stato predecessore di Vecchiati alla presidenza Arca. «La tradizione corale abruzzese», sottolinea Gianni Vecchiati, «è profondamente radicata nel tempo e nel territorio, e nei suoi quarant’anni di attività i presidenti che si sono succeduti alla sua guida si sono prodigati per promuoverne e accrescerne qualità e unità. Per il futuro Arca conta di essere sempre più un polo attrattivo per la coralità abruzzese e poterne essere riferimento presso gli enti, che devono sostenere e valorizzare questo grande patrimonio della cultura abruzzese».