Quei trentenni di provincia di Pasqui 

Al documentarista, abruzzese di adozione, il premio Giovane Fotografia Italiana

PESCARA. E’ Iacopo Pasqui, 35 anni, fiorentino di nascita ma abruzzese di adozione (è laureato alla facoltà di Scienze della comunicazione dell’università di Teramo), il vincitore della settima edizione del premio Giovane Fotografia Italiana dedicato ai giovani fotografi under 35. Il premio è stato assegnato nel corso dell’edizione 2019 di Fotografia europea che ospita il suo lavoro ai Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia.
Il suo progetto, dal titolo “N”, osserva la vita dei giovani trentenni di provincia, in bilico tra il desiderio di chi parte di costruirsi un futuro diverso e il legame di chi resta con le radici, tra l’ambizione lavorativa e le sirene di una vita tranquilla.
Il premio gli è stato assegnano con questa motivazione: «Perché ha indagato la condizione esistenziale della vita nella Provincia Italiana attraverso una pluralità di media espressivi dove il dispositivo utilizzato riesce a rendere il conflitto tra il singolo e il corpo sociale in un clima di omologazione e isolamento».
La giuria era composta dal direttore artistico di Fotografia europea, Walter Guadagnini, da Chiara Fabro, direttrice artistica del Festival Panoràmic di Barcellona, e da Carlo Sala, docente al Master in photography dell’università Iuav di Venezia.
Pasqui è fotografo documentarista e fine art. Nel 2011 è stato tra i vincitori del Leica Talent 2011, ottenendo un assignment per Leica e l‘Agenzia Magnum. Tiene corsi e workshop di fotografia e di metodologia di progettazione fotografica in scuole e istituti privati, e collabora con la facoltà di Scienze della comunicazione dell’università di Teramo. Nel 2013 ha documentato il Conclave per conto dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, per il volume “Il Conclave di Papa Francesco”, (Treccani), inserito nella collana volumi di pregio “Le edizioni d’Arte”. Nel 2014 è stato selezionato tra i 19 artisti del progetto Off Site Art, organizzato da ArtBridge all’Aquila. ha partecipato ad una masterclass con Anna-Kasia Rastenberger e Federico Clavarino al Fotofestiwal Lodz / Parallel. Ha esposto in mostre collettive e personali, quali 1999 al Maxxi di Roma, Castigo al Salonnico Photography Festival e al Biscuit Building di Londra.
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