Romulus, il mondo primitivo e brutale alle origini di Roma 

La serie di Matteo Rovere dal 6 novembre su Sky e in streaming su Now Tv L’attore pescarese Andrea Arcangeli nel ruolo del carismatico principe Yemos

PESCARA. Un mondo primitivo e brutale governato dalla natura e dagli dei, da cui sorgerà uno degli imperi più grandi e potenti di sempre. Fra storia, leggenda e rivoluzione, l’epico racconto della nascita di Roma nella nuova serie Sky Original “Romulus” (in onda dal 6 novembre in esclusiva su Sky e in streaming su Now Tv), creata, diretta e prodotta da Matteo Rovere, che firma per la prima volta un progetto per la tv, al tempo stesso un grande affresco epico e una realistica ricostruzione degli eventi che portarono alla nascita di Roma.
I dieci episodi sono diretti oltre che da Rovere, da Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale. Le prime due puntate sono state presentate in anteprima alla Festa di Roma. Sul red carpet con il registi e produttori uno dei protagonisti della serie, Andrea Arcangeli, il giovane attore pescarese (3 agosto 1993) lanciato da Riccardo Donna con il personaggio di Michele Tramola (figlio, sullo schermo, di Luciana Littizzetto e Neri Marcorè) nella seconda (2014) e terza (2015) stagione di “Fuoriclasse” e che esordisce nel cinema nello stesso anno in “Tempo instabile con probabili schiarite” di Marco Pontecorvo, al fianco di John Turturro, Carolina Crescentini e Luca Zingaretti. L’anno successivo ritroviamo Arcangeli sul set della soap di Rai Uno “Il paradiso delle signore” e nel 2017 giunge il primo ruolo da protagonista assoluto in un lungometraggio: è “The Startup”, prodotto da Luca Barbareschi e diretto da Alessandro D’Alatri, nella quale Arcangeli interpreta Matteo Achilli, personaggio realmente esistente e fondatore della startup Egomnia, che tra l’altro espresse apprezzamento per l’interpretazione di Arcangeli.
Tornando a Romulus. Siamo nell’ottavo secolo a.C. in un mondo buio, selvatico e violento. Trenta popoli della Lega Latina vivono in una precaria pace sotto la guida del re di Alba. Questa isola di civiltà è circondata dall’orrore: un enorme bosco dove è padrona la Signora dei lupi insieme ad altre misteriose creature. Un mondo popolato da Yemos, il carismatico principe di Alba interpretato da Andrea Arcangeli); la vestale Ilia che ha il volto di Marianna Fontana (Indivisibili) e Wiros, che ha quello di Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini), giovane orfano e schiavo con tanta voglia di rivalsa. Completano il cast Giovanni Buselli (Gomorra - La serie, L’amica geniale), Silvia Calderoni (Riccardo va all'inferno), Sergio Romano (Il campione, La terza stella), Demetra Avincola (Fortunata, Loro 2), Massimiliano Rossi (Il primo re, Il vizio della speranza), Ivana Lotito (Gomorra - La serie), Gabriel Montesi (Favolacce, Made in Italy, Il primo re) e Vanessa Scalera (Lea, Imma Tataranni - Sostituto procuratore). Nelle prime due puntate viste a Roma, tutti gli elementi che guardano a serialità vincenti come quella di “Il trono di spade”, dove si mescolano fantasy, gotico e scene di sesso esplicite.
A questo si aggiunge la nostra tradizione dei peplum e, ovviamente, quel “Primo re” di Matteo Rovere di cui questa serie è in qualche modo un diretto derivato. Perfetta la ricostruzione degli edifici e degli ambienti fatta insieme ad archeologi e studiosi. A colorare il tutto, il protolatino in cui si parla, una lingua molto musicale che costringerà tutti a mettere mano ai sottotitoli. «Non è una scorciatoia da “Il primo re”», ha detto a Roma Rovere. «Lì ho raccontato la leggenda di Romolo e Remo come fosse vera, qui ci siamo immaginati la genesi di questa storia, ciò che l’ha preceduta anche se si sa davvero poco dell’ottavo secolo a.C. Per quanto riguarda la ricostruzione siamo stati invece fedelissimi grazie all'aiuto degli archeologi». La sceneggiatura è di Filippo Gravino, Guido Luculano e dallo stesso Rovere.
In contemporanea con la messa in onda della serie usciranno “Romulus: il sangue della lupa” e Romulus: la regina delle battaglie, i primi due volumi della trilogia di romanzi che allarga l’universo narrativo di Romulus, scritta da Luca Azzolini e pubblicata da HarperCollins. Azzolini è uno dei massimi esperti italiani di fantasy e romanzo storico, autore di libri per ragazzi al suo debutto nella narrativa per adulti. Partendo dall’idea originale della serie, ne indaga e racconta gli antefatti, i personaggi minori, la geografia, esplorando gli aspetti che nella serie, per esigenze televisive, erano stati trattati più velocemente. È la prima volta in Italia che viene creato un simile dialogo tra forme espressive diverse.