Scrittrici a confronto a Francavilla al Mare

28 Settembre 2024

Donatella Di Pietrantonio racconta il libro “Il posto” della Nobel francese Annie Ernaux

FRANCAVILLA AL MARE. È Donatella Di Pietrantonio la protagonista dell’incontro di oggi della rassegna Ti presento un classico. La scrittrice, vincitrice quest’anno del Premio Strega e del Premio Strega Giovani con il romanzo L’età fragile e, nel 2017, del Premio Campiello con L’arminuta, sarà ospite dalle ore 19 dell’Auditorium Sirena di Francavilla al Mare. L’autrice di Arsita parlerà al pubblico del libro Il posto, della francese Annie Ernaux, vincitrice nel 2022 del Premio Nobel per la Letteratura. L’incontro è a ingresso libero.
Ti presento un classico si inserisce nell’ambito di “Libridine”, progetto finanziato dal Cepell, e ha la direzione artistica di Peppe Millanta. La rassegna, di otto incontri, a cadenza mensile, con protagonisti autori di spicco, nasce con l’obiettivo di far scoprire e riscoprire al pubblico i classici della letteratura. Collaborano al progetto, al fianco del Comune di Francavilla al Mare: Fonderie Ars, Identità Musicali, Scuola Macondo.
Il posto è stato scritto dalla Ernaux dopo la morte del padre. È un «posto appartenente al passato, lontano», come precisano le note di presentazione, «ma in realtà sempre vivo dentro di lei, donna dalle umili origini, diventata con sacrificio donna borghese e istruita, prima insegnante e poi scrittrice, ed è proprio il linguaggio privo di retorica e sentimentalismi a tracciare la linea di separazione tra quel mondo originario e quello borghese in cui ora si muove». L’autrice riconosce la distanza sociale che si è venuta a creare tra il suo universo e quello dei suoi genitori, che accetta «come inevitabile conseguenza dell'istruzione cercata e ricevuta, che l'ha condotta in un altrove fisico, sociale e culturale. Nonostante questa accettazione, la rimozione del proprio passato rappresenta sempre un processo complesso e lacerante, che si trascina dietro un senso di colpa insanabile». Senso di colpa che forse, sottolinea Peppe Millanta, «non si estingue mai, ma il riconoscimento per una famiglia che ha fatto grandi sacrifici è sempre presente. La straordinaria attualità di Ernaux sta proprio nel voler conservare dall'usura del tempo il proprio passato». (r.a.b.)