Tiziana Di Tonno a “Storie”: io, la signora della risata che ama i ruoli drammatici

Comincia tutto quando, sotto la sua casa di Montesilvano, quasi al confine con Pescara, spuntò all’improvviso il circo Takimiri: lei scrutava quel tendone tirato su in due giorni, i pagliacci e gli...

Comincia tutto quando, sotto la sua casa di Montesilvano, quasi al confine con Pescara, spuntò all’improvviso il circo Takimiri: lei scrutava quel tendone tirato su in due giorni, i pagliacci e gli acrobati e capì all’istante che non si può non assecondare la strada che porta al palcoscenico. Anche se è tortuosa come una strada di montagna. «Proprio lì iniziai a immaginare una realtà nella realtà». È l’attrice Tiziana Di Tonno, donna di televisione, cinema e teatro, l’ospite di “Storie - Le Emozioni della Vita”, il programma di Rete 8 in collaborazione con il Centro in onda questa sera alle 21 con la regia di Antonio D’Ottavio (repliche mercoledì a mezzanotte, sabato alle 22 e martedì alle 13.30).
Prima il desiderio di fare la ballerina, poi la voglia di l’attrice impegnata, alla fine ecco il suo punto di equilibrio in un’oscillazione costante tra i ruoli comici e le parti drammatiche, le risate della gente e le lacrime del pubblico e anche un po’ le sue. In movimento, come su quell’altalena che il papà le costruì in cortile ai tempi del circo: «Era l’altalena più grande del quartiere, altissima. Io prendevo le tovaglie di mamma stese ad asciugare, indossavo delle scarpine con i lustrini arrivate con un pacco dall’America e un costumino da mare con una gonnellina, e mi arrampicavo e mi buttavo giù: facevo l’artista e l’acrobata. Come la Patricia di quel circo».
Di Tonno, una voce che non passa inascoltata per intensità, è la signora della risata: il suo nome è legato a uno show diventato un cult in Abruzzo, “È la fine del mondo”, con Marco Papa e Vincenzo Olivieri. Quello spettacolo nacque per caso e per fortuna: «Ci siamo divertiti tantissimo», ricorda, «all’epoca, facevo due trasmissioni a Tele Abruzzo regionale, con Walter Bucciarelli e Roberta Gargano. Doppiavo i trailer con delle voci strane, Vincenzo lo scoprì e mi chiese di andare a lavorare con lui e Marco. Inizialmente dissi di no, poi, però feci una prova, ridemmo tanto, anche il cameraman rideva, e non andai più via. Del resto, tre è il numero perfetto».
La scorsa estate Di Tonno è stata protagonista di “Che donna 6”: mattatrice in scena insieme a sei donne in cerca di un palco per raccontarsi e raccontare la società. A partire da Tatiana, il personaggio nato durante le videochiamate con le amiche in tempo lockdown, tuttologa venuta dalla Polonia che ha un segreto per ogni cosa, fino alla politica rampante che le spara davvero grandi pur di arraffare voti. E Tiziana Di Tonno, invece, che donna è? «Faccio l’attrice da tanti anni ma mi porto dietro tutte le mie insicurezze, sono una donna che sogna ancora tanto e ancora tanti progetti».
Di Tonno non è soltanto la signora della risata: ha iniziato la sua esperienza cinematografica nel film “La rossa di via Paradiso” con la regia di Luciano Odorisio, con Michele Placido e Angela Molina. Poi, “Ambo” e “Nati 2 Volte”. Da quando disse «papà, voglio andare a Roma a fare l’attrice» e lui le rispose «studia, studia», ne è passata di acqua sotto i ponti. «Ma quando vado in scena sono sempre emozionata», racconta, «è come una dipendenza. Una sensazione che mi prende alla pancia: a volte mi dico ma chi me lo fa fare, ma è meraviglioso».
L’ultimo spettacolo è “Amores, l’amore secondo Ovidio” con Milo Vallone: «L’amore? Ci credo sempre», risponde lei. In teatro ha portato in scena anche il dramma dell’Olocausto con l’Orchestra Femminile del Mediterraneo, diretta da Antonella De Angelis. Su Rete 8, è una dei tre protagonisti di “Interno 8”, la trasmissione del venerdì sera con Paola De Simone Luca Pompei.