Una domenica in cammino nelle Oasi del Wwf in Abruzzo / Mappa

Giornata di viste per la fgesta dei cinquant'anni dell'associazione: la guida

Il Wwf Italia celebra quest’anno il proprio cinquantesimo compleanno. Una ricorrenza speciale per le decine di migliaia dei nostri soci, per noi tutti che nell’associazione operiamo ma anche e soprattutto, ci piace pensare, per la natura nel nostro Paese e per tutti coloro che la amano e vogliono conoscerla.

A meno di un anno dalla fondazione, il Consiglio nazionale del Wwf – impegnando tutte le risorse disponibili e anche quelle che ancora non c’erano – stabilì coraggiosamente di acquisire i diritti di caccia del Lago di Burano per farne un’area di protezione della fauna. È nata così la prima Oasi del Wwf e con essa anche l’anima predominante dell’Associazione: agire concretamente.

Da allora è trascorso mezzo secolo. Oggi le Oasi sono circa 100 per 30mila ettari di territorio protetto, visitate da più di 500mila persone ogni anno, con decine e decine di centri-visita, aree faunistiche, sentieri attrezzati: un sistema di aree naturali protette complesso e articolato, senza pari in Italia e tra i primi in Europa gestito da una associazione.

Dall’ecoturismo all’agricoltura, dai progetti di conservazione anche internazionali ai programmi di educazione, formazione e informazione ambientale, sono tantissime le attività svolte: un impegno lungo 50 anni portato avanti grazie a centinaia di volontari e dipendenti, collaborando con comunità locali, sempre nello spirito dello slogan del WWF: “Insieme è possibile”.

Uno slogan che ci ha sempre accompagnati e che ci consente di guardare al futuro con un ragionevole ottimismo. Chi si avvicina alla natura, anche attraverso le nostre Oasi, diventa un cittadino più consapevole, più attento alla tutela dell’ambiente naturale, più convinto che la conservazione del pianeta e delle sue risorse resta l’unico lascito veramente importante che possiamo e anzi dobbiamo garantire ai nostri figli e ai nostri nipoti.

A maggio, come ogni anno, si è celebrata la tradizionale Giornata delle Oasi. Per il cinquantennale si è fatto di più: sentieri e strutture aperte gratuitamente per tutta l’estate ogni prima domenica del mese e ora, il 2 ottobre, a conclusione di un anno di festeggiamenti, una seconda Giornata delle Oasi, evento straordinario che vuole celebrare le nozze d’oro dell’associazione del Panda con la splendida natura italiana.

Il WWF Abruzzo partecipa convinto, mettendo in campo le proprie strutture attive 365 giorni l’anno e pronte il 2 ottobre ad uno sforzo in più per dare il meglio di sé in favore dei visitatori che vorranno fare visita a una delle nostre Oasi: nelle pagine che seguono le presentiamo una ad una, ciascuna col proprio peculiare programma della giornata. Un solo forfait: la Riserva dei Calanchi di Atri sarà chiusa, per lavori in corso non rinviabili. Ne parliamo lo stesso, in questo speciale – curato insieme alla redazione de Il Centro – perché ci saranno mille altre occasioni, da qui a poco, a ristrutturazione completata, per ammirare i meravigliosi paesaggi della collina teramana.

Nell’Oasi del Lago di Serranella è invece l’acqua l’elemento caratterizzante, ma certamente non il solo: campi e prati fanno a gara per mostrare il fascino dei colori dell’autunno mentre gli operatori della Riserva si daranno da fare per offrire occasioni per svagarsi e apprendere.

Nelle Gole del Sagittario, ad Anversa degli Abruzzi, siamo più in alto, tra le montagne dove vola l’aquila maestosa. Luoghi da favola che hanno affascinato decine di artisti: Escher li ha incisi con la sua inquietante maestria, d’Annunzio ne ha fatto lo scenario per una sua tragedia.

Sulle montagne c’è pure Borrello, dove le Cascate del Verde, le più alte d’Italia tra quelle naturali, offrono al visitatore indimenticabili emozioni.

Un lago, pure artificiale ma divenuto in ogni senso Oasi preziosa, è protagonista invece a Penne, nel Pescarese interno, terra di tradizione e innovazione come poche in Italia.

Mancava il mare, nel panorama degli appuntamenti abruzzesi. D’intesa col commissario della Riserva il WWF Teramo ha “adottato” il Borsacchio, che sventolerà per un giorno le bandiere col Panda. Perché al centro dei nostri interessi c’è sempre e soltanto la Natura.

*Delegato Abruzzo Wwf Italia