Viaggio tra note e disegni nel mondo di Ivan Graziani: l’omaggio della sua Teramo

TERAMO. Va in scena domani, alle 21, nella “sua” Teramo, un viaggio inedito tra la musica e le parole di Ivan Graziani. Un’iniziativa, in programma al Parco della Scienza, in via Antonio De...
TERAMO. Va in scena domani, alle 21, nella “sua” Teramo, un viaggio inedito tra la musica e le parole di Ivan Graziani. Un’iniziativa, in programma al Parco della Scienza, in via Antonio De Benedictis 1, resa possibile dalle iniziative solidali “Progetto Viva! e Morena, una farfalla per sempre”.
Lo spettacolo è di Federico Del Monaco, autore di numerosi testi teatrali, di narrativa e poesia, che ha realizzato un percorso dentro le storie e i testi delle canzoni del cantautore abruzzese (Teramo, 6 ottobre 1945 – Novafeltria, 1º gennaio 1997), soffermandosi su quello che Ivan Graziani desiderava lasciare attraverso i brani che compongono la sua opera. Due gli attori sul palco, entrambi marsicani come il regista: Giuseppe Ippoliti, che sarà anche la voce delle numerose canzoni del cantautore rock, e Antonio Pellegrini, che si esibirà anche in una performance grafica, disegnando durante ogni canzone per costruire un affresco di tutto lo spettacolo. Ogni data infatti ha un “murale” diverso. La parte musicale, fondamentale per questo spettacolo, è affidata a Lorenzo Lanciotti e Luigi Sfirri, due polistrumentisti che uniscono a talento e sensibilità un particolare affetto per il cantautore.
La scena si apre con i due protagonisti che, ignari della propria identità e dei futuri compagni di viaggio, condividono una chiara consapevolezza: il focus del loro racconto sarà su Ivan, un uomo e cantautore che ha contribuito significativamente alla scena musicale italiana con testi intrisi di fratture e dissonanze, portando alla riflessione su una realtà spesso diversa dalle nostre aspettative: dallo spirito ingenuo dell’infanzia alla consapevolezza disillusa dell’adulto, il quale, però, può trovare nella musica un percorso di redenzione e salvezza.
Il ritratto del cantautore teramano è delineato con maestria dal regista, il quale, in appena due ore di spettacolo, riesce a dipingere un quadro dettagliato dell’uomo e dell’artista. «Bisogna avere cuore, è così che si giunge alla comprensione e si diventa capaci di amare», fa dire Del Monaco in un passaggio dello spettacolo ai due personaggi in scena.