Roseto, è ancora emergenza rifiuti

Viaggio nei quartieri di periferia tra cumuli di spazzatura e proteste
ROSETO. L'emergenza rifiuti ora riguarda soprattutto la periferia di Roseto. Infatti, mentre nell'area urbana i cassonetti sono stati vuotati e gli operatori ecologici stanno provvedendo alla rimozione dei residui di spazzatura a terra, gli abitanti delle zone periferiche sono ancora alle prese con la sgradevole situazione della spazzatura davanti casa.
Abbiamo fatto una breve ricognizione sul territorio per verificare sul campo a che punto è la raccolta dei rifiuti da parte dei mezzi di Sogesa.
Intorno a mezzogiorno abbiamo verificato la situazione nella zona sud del lungomare, quella a ridosso della foce del fiume Vomano, constatando che grossi cumuli di spazzatura si trovano ancora a terra, proprio a fianco dei cassonetti.
Stessa situazione nella stradina che immette nel porto turistico, dove si notano tra le buste stracolme anche monitor di computer dismessi. Proseguendo nel nostro giro di perlustrazione, abbiamo percorso circa mezz'ora dopo la strada che attraversa il popoloso quartiere di Santa Petronilla, anch'esso alle prese con discariche a cielo aperto. Molte discariche che si trovano agli angoli delle strade.
Molto peggio la situazione lungo la statale 150, all'altezza della frazione Voltarrosto proprio di fronte ad alcune importanti aziende locali, dove il pattume sta quasi raggiungendo la carreggiata. Le cose non vanno meglio nel rione Campo a Mare, anche con i cassonetti che si trovano in piazza contornati da buste strapiene e scatole di cartone abbandonate a terra e in attesa di essere caricate e portate via.
«Non ne possiamo più di questa situazione di degrado», sbotta un artigiano residente nel quartiere, «mia moglie non può più portare a spasso i nostri figli perché non sa dove farli giocare, visto che nel parco centrale l'aria è irrespirabile a causa della puzza emanata dai rifiuti ammucchiati per strada». Sono quasi le 13.30 quando scendiamo verso la statale 16 per entrare a Roseto centro.
Ma prima di aggirare la rotonda tra le due statali, quella che è giustamente definita la porta della città, ci imbattiamo in un altro cumulo di rifiuti che si trova a terra sul marciapiede che dovrebbero percorrere gli studenti della vicina scuola media per raggiungere la fermata dell'autobus.
Sul lungomare centrale i cassonetti sono stati svuotati, così alcuni commercianti della zona ne approfittano per lavarli nel tentativo di eliminare il cattivo odore che emanano. «Visto che nessuno si decide a farlo», dicono i commercianti, «provvediamo in prima persona per evitare disagi ai nostri clienti».
Abbiamo fatto una breve ricognizione sul territorio per verificare sul campo a che punto è la raccolta dei rifiuti da parte dei mezzi di Sogesa.
Intorno a mezzogiorno abbiamo verificato la situazione nella zona sud del lungomare, quella a ridosso della foce del fiume Vomano, constatando che grossi cumuli di spazzatura si trovano ancora a terra, proprio a fianco dei cassonetti.
Stessa situazione nella stradina che immette nel porto turistico, dove si notano tra le buste stracolme anche monitor di computer dismessi. Proseguendo nel nostro giro di perlustrazione, abbiamo percorso circa mezz'ora dopo la strada che attraversa il popoloso quartiere di Santa Petronilla, anch'esso alle prese con discariche a cielo aperto. Molte discariche che si trovano agli angoli delle strade.
Molto peggio la situazione lungo la statale 150, all'altezza della frazione Voltarrosto proprio di fronte ad alcune importanti aziende locali, dove il pattume sta quasi raggiungendo la carreggiata. Le cose non vanno meglio nel rione Campo a Mare, anche con i cassonetti che si trovano in piazza contornati da buste strapiene e scatole di cartone abbandonate a terra e in attesa di essere caricate e portate via.
«Non ne possiamo più di questa situazione di degrado», sbotta un artigiano residente nel quartiere, «mia moglie non può più portare a spasso i nostri figli perché non sa dove farli giocare, visto che nel parco centrale l'aria è irrespirabile a causa della puzza emanata dai rifiuti ammucchiati per strada». Sono quasi le 13.30 quando scendiamo verso la statale 16 per entrare a Roseto centro.
Ma prima di aggirare la rotonda tra le due statali, quella che è giustamente definita la porta della città, ci imbattiamo in un altro cumulo di rifiuti che si trova a terra sul marciapiede che dovrebbero percorrere gli studenti della vicina scuola media per raggiungere la fermata dell'autobus.
Sul lungomare centrale i cassonetti sono stati svuotati, così alcuni commercianti della zona ne approfittano per lavarli nel tentativo di eliminare il cattivo odore che emanano. «Visto che nessuno si decide a farlo», dicono i commercianti, «provvediamo in prima persona per evitare disagi ai nostri clienti».
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