È festa patronale, sanità in vacanza

A Pescina sospesi i servizi. I pazienti in fila: «Nessun preavviso, quanti disagi»

PESCINA. Servizi sanitari sospesi per la festa patronale. Senza alcun preavviso. È quanto accaduto all’ospedale di Pescina, dove ieri mattina è scoppiato il caos: molti pazienti sono stati costretti a trovare soluzioni di ripiego per la chiusura dei servizi. Tutto è cominciato intorno alle 8, quando i pazienti sono arrivati in ospedale per diversi tipi di prestazioni. C’era chi doveva fare una lastra, oppure essere sottoposto a prelievo del sangue, o semplicemente prenotare una visita. Sulle porte degli uffici e dei reparti c’era però scritto che i servizi erano chiusi «per festa patronale».

Il Cup, il centro prelievi, la radiologia non erano in funzione. Il 2 maggio ricorrono infatti i festeggiamenti di San Berardo, nato a Colli di Monte Bove e le cui spoglie furono traslate nella cattedrale di Santa Maria delle Grazie. La festa religiosa, però, in questo caso si è trasformata anche in festività lavorativa.

«Insieme ad altri cittadini», racconta Filippo Marzella, uno dei tanti utenti che si sono ritrovati davanti alle porte dell’ospedale chiuse a chiave, «siamo stati costretti a dover percorrere parecchi chilometri di strada in più e a spendere molti soldi per poter fare delle visite urgenti in strutture private. Non è possibile bloccare un servizio sanitario e rimandare a casa tanta gente per la festa patronale che ha un valore soprattutto religioso. Domando: chi ha pensato una cosa del genere e soprattutto da chi è stata autorizzata?». (p.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA