A 16 anni va in coma per abuso di grappa

Ragazzina portata in ospedale dalla madre, la polizia indaga per capire come si sia procurata il superalcolico

SULMONA. Torna a casa ubriaca ed entra in coma etilico. È accaduto ad una sedicenne sulmonese che aveva trascorso la serata insieme ad amici, esagerando con il bere un bicchiere dopo l’altro, fra alcolici e superalcolici.

La madre, preoccupata vedendola tornare a casa che non si reggeva in piedi, e non sapendo se la figlia avesse ingerito anche sostanze stupefacenti, ha deciso di rivolgersi alla polizia.

Trasportata subito in ospedale, la ragazza è stata sottoposta a terapia intensiva nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sulmona, in prognosi riservata.

Momenti di grande preoccupazione, sia da parte dei genitori che degli amici accorsi in ospedale, per verificare le condizioni della ragazza e pregare, tutti insieme, affinché la 16enne potesse superare quella brutta situazione. Sono tornati i sorrisi quando i medici del reparto di rianimazione che, fin dal primo momento sono rimasti vicino alla ragazza monitorandone costantemente la situazione clinica, hanno constatato il miglioramento, sciogliendo la prognosi esattamente 24 ore dopo il ricovero in ospedale. Anche se bisogna dire che la giovane se l’è vista davvero brutta.

Dopo il pericolo scampato, i poliziotti hanno avviato accertamenti e verifiche per sapere se la minorenne abbia bevuto superalcolici in una casa privata oppure in locali pubblici. La ragazza, infatti, è stata sottoposta a tutte le analisi del caso, dalle quali è emerso che non avrebbe fatto uso di stupefacenti ma ha solo esagerato con l’alcol. Nei prossimi giorni, a tale scopo, la sedicenne stessa sarà ascoltata dalla polizia, in presenza dei genitori, per venire a capo della vicenda. Non si escludono sviluppi del caso. Soprattutto se la ragazza si è ubriacata in qualche locale della città. Anche se un’amica della giovane, che si è sentita male, ha affermato che la 16enne ha avuto il malore dopo aver bevuto una bottiglia di grappa che era avanzata la sera precedente. E che si era seduta momentaneamente in un bar per cercare di riprendersi dalla sbornia.

Testimonianza che la polizia sta verificando e che valuterà con la diretta interessata quando sarà in condizioni di poter rispondere senza alcuna inibizione.

Una piaga, quella dell’alcol, che è entrata a far parte, in maniera stabile, della vita quotidiana dei giovani della Valle Peligna.

La conferma arriva dal Sert di Sulmona, i cui dati certificano che il 66% dei giovani presi sotto esame dalla struttura della Asl, dichiara di farne abuso. Da anni il Sert cittadino lavora con le scuole, avviando incontri con gli studenti, per contrastare l’abuso di alcol tra i giovani, un fenomeno in crescita. Gli specialisti spiegano quali sono i danni provocati dall’alcol, spesso causa di incidenti stradali, che a lungo andare possono provocare problemi alla memoria e a stomaco e fegato.

«La famiglia, di fronte a problemi gravi», afferma Elia Dora Di Ciano, dirigente medico del Sert di Sulmona, «deve farsi aiutare da personale specializzato, anche per quanto riguarda l’abuso di alcol».

Per quanto riguarda le droghe, invece, si parla di fenomeno in aumento. I pazienti in cura al Sert di Sulmona sono quasi 500. Qualche anno fa la soglia era sotto i 400.

La sostanza più utilizzata resta l’eroina (prende sempre più piede la moda di fumarla). Sale però il consumo di hascisc o marijuana.

Claudio Lattanzio

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