A passeggio sui sentieri frequentati dall’orso

Pratesi (Wwf): bisogna tutelare il plantigrado, altrimenti si rischia l’estinzione Carrara attacca la Regione: non ha neanche aperto i piani dei Parchi

PETTORANO SUL GIZIO. Un documento sottoscritto dai sindaci del territorio da presentare al Ministero, una legge regionale sulla Montagna, gli interventi da fare e quelli già fatti. E per finire una passeggiata nei luoghi frequentati quotidianamente dall'orso. È stata una giornata all'insegna dell'orso, della sua tutela e dell'importanza che resti all'interno della Riserva del monte Genzana, quella di ieri a Pettorano. Un lungo momento di riflessione iniziato con il convegno "Uomini e Orsi" che ha aperto la "Festa del letargo" organizzata dal neonato comitato "Dalla parte dell'orso", dopo le ripetute incursioni del plantigrado nelle stalle della zona culminate con l'uccisione, a fucilate, di uno dei tre esemplari che hanno stazionato per tutta l'estate nella zona.

A fare gli onori di casa Mimì D'Aurora, portavoce del comitato promotore, subito seguito dall'intervento dell'assessore regionale alla Montagna, Donato di Matteo, il quale ha sottolineato la necessità di monitorare costantemente gli animali: «I radiocollari sono gli strumenti più utili per controllare gli spostamenti degli orsi», ha detto, «per questo il ministero deve rivedere alcuni provvedimenti come quello di proibire che l'animale sia anestetizzato. Senza anestesia l'orso non può essere collarato e quindi controllato. L'assessore ha poi ribadito l'urgenza di una Legge della montagna che contenga norme nuove legate alle vere aspirazioni dei territori e alle peculiarità che questa regione ha, concludendo con una esortazione agli addetti ai lavori affinché non siano più fatti gli errori del passato: «Vanno approvati i piani del Parchi e dev'essere aperta una concertazione seria, perché per l'Abruzzo i Parchi e le Riserve devono essere una grande risorsa.

La risposta è arrivata dal presidente del Pnalm, Antonio Carrara, che ha rispedito le accuse al mittente rimarcando che la mancata attuazione dei piani del Parchi è solo colpa della Regione che «non li ha mai nemmeno aperti». Importante il documento, a firma dei sindaci dei Comuni del centro Abruzzo che si sono riuniti mercoledì scorso insieme ai rappresentanti dei Parchi, che sarà presentato al Ministro e agli assessorati regionali al ramo, contenenti tredici punti, tra richieste e necessità dei territori montani, per salvaguardare l'orso e tutelare l'uomo. Lo ha annunciato Berarducci, nel suo intervento, in cui ha ripercorso quanto fatto dal Comune e dalla Riserva all'indomani dell'uccisione dell'orso, sottolinenando la scarsa efficacia delle reti elettriche come deterrente alle incursioni dell'orso. Presente al convegno anche il presidente onorario del Wwf, , Fulco Pratesi ed ex presidente del Parco nazionale d'Abruzzo. Nel suo apprezzatissimo intervento l'ambientalista ha rimarcato l'importanza della sopravvivenza dell'orso marsicano che rischia seriamente l'estinzione.

Sempre in mattinata c'è stata la passeggiata nei luoghi frequentati dall'orso alla quale hanno partecipato oltre 100 persone. Alle 13 tutti a pranzo nella piazza del paese: musica con le fisarmoniche e i du' bott e numerosi stand dei prodotti gastronomici dell'Abruzzo interno cucinate con le antiche ricette di Pettorano. Poi tutti a casa non prima di aver salutato l'orso che da ieri, dopo tutte le vicissitudini dell'estate e dell'autunno, è finalmente in letargo.

Claudio Lattanzio

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