Aciam, tutti i dubbi dei Comuni per le operazioni sul capitale
Nazzarro (sindaco di Carsoli) esprime perplessità dopo il rinvio dell’assemblea straordinaria dei soci Giovedì il tema della situazione debitoria sarà affrontato nella commissione di vigilanza alla Regione
AVEZZANO. Per il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro ci sarebbe un cambio di carte in tavola, all’ultimo momento, dietro il recente rinvio dell’assemblea straordinaria per il voto alla proposta di modifica dello statuto societario avanzata dal consiglio di amministrazione di Aciam, società a partecipazione pubblico-privata che opera nel settore dei rifiuti. «Ci hanno fatto perdere mesi intorno alla riflessione sulla ricapitalizzazione e ora, all’ultimo minuto, in piena zona recupero, si accorgono che i dati finanziari sono mutati e ci dicono che la strada della ricapitalizzazione va abbandonata in favore della soluzione dell’aumento del capitale sociale». Esordisce così il primo cittadino di Carsoli in una nota, la terza nel giro di pochi giorni, inoltrata al cda prima della seduta di giovedì. Nazzarro evidenzia inoltre come «a un certo punto della storia sia emerso un dato diverso del disavanzo per cui si è cominciato a parlare di 2,1 milioni di debiti da coprire (e non 2,4, ndc). Ora, sul piatto, c’è qualcosa di diverso. Non si parla più di ricapitalizzazione (ma di aumento di capitale, ndc). Il cambiamento», avverte il sindaco di Carsoli, «è però foriero di conseguenze negative per i comuni soci, poiché nessun comune può deliberare l’aumento di capitale, in quanto l’assetto gestionale tradisce in maniera inequivoca l’assenza di interesse pubblico». In altre parole per Nazzarro «la ricapitalizzazione, abbandonata in fretta e furia col preavviso di un solo giorno, costituiva un male minore, permettendo ai comuni soci di uscire semplicemente non rispondendo all’appello di sottoscrizione dell’aumento di capitale cui avrebbe dovuto provvedere il socio privato. Con la nuova soluzione, o deliberi l’aumento di capitale – impossibile per difetto di pubblico interesse – o se vuoi uscire dalla società, perché dovrai uscire dalla società, paghi il diritto di recesso. Se non possiamo rimanere in Aciam perché non vi è un futuro nel nuovo contesto Agir», propone il sindaco di Carsoli, «riprendiamo in considerazione la vendita in blocco del nostro 51%». Intanto è convocata per giovedì la Commissione di vigilanza in Regione circa la «situazione economico finanziaria di Aciam e le sue ricadute sul territorio. Il 14 agosto cesserà l’efficacia delle misure protettive stabilite dal tribunale di Avezzano. Con ogni probabilità verrà chiesta una proroga «auspicabile, oltre che necessaria» per il sindaco di Celano, Settimio Santilli, anche lui contrario a modificare lo statuto.