Acquedotto, lastroni in bilico E scatta la messa in sicurezza

Ore di lavoro per vigili del fuoco e polizia locale in pieno centro. L’area interessata è stata interdetta Il comandante Giannetta: «Nessun ferito o danni alle auto». Oggi è previsto un nuovo sopralluogo
SULMONA. Grande spavento, nel pomeriggio di ieri, per il distacco di due lastre di travertino dall’acquedotto svevo di Sulmona. Il fatto è avvenuto poco dopo le 17, sotto gli occhi di alcuni passanti e degli inquilini di una struttura ricettiva che si trova tra Largo Faraglia e piazza Minzoni. Le travi infatti, a causa del distacco, rischiavano di venire giù, creando seri problemi per l’incolumità dei pedoni. Per questo gli ospiti del b&b hanno immediatamente avvisato i vigili del fuoco di Sulmona. «Veniamo spesso da queste parti. Affacciandoci alla finestra, ci siamo accorti che le lastre stavano precipitando. Per questo, per una forma di dovere civico, abbiamo subito segnalato il caso», raccontano i turisti che si sono accorti del distacco. Nel giro di pochi minuti, sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco di Sulmona per effettuare un primo sopralluogo. Dopo aver verificato lo stato del travertino, i pompieri hanno deciso di intervenire immediatamente per tamponare la situazione. Con una gru, infatti, hanno raggiunto la parte alta dell’acquedotto, il tratto che si affaccia sulla scalinata di Santa Chiara, per montare alcune imbracature di legno, così da mettere in sicurezza l’area e rimuovere tutte le situazioni di pericolo. Nel frattempo l’area in prossimità del distacco è stata transennata e la strada, l’intersezione tra Largo Faraglia e piazza Minzoni, chiusa al traffico veicolare. L’operazione è andata avanti per alcune ore, in pieno centro storico, tanto che, per gestire la viabilità, si è reso necessario l’intervento degli agenti della polizia locale.
«Con l’intervento provvisorio è stata messa in sicurezza la porzione dell’acquedotto interessata dal distacco». Oggi sarà effettuato un nuovo sopralluogo «per decidere come procedere», spiegano dalla polizia municipale, diretta dal comandante-dirigente, Domenico Giannetta. Non si sono comunque registrati feriti né danni alle auto.
LA STORIA
L’acquedotto medievale è uno dei monumenti più significativi della città. La costruzione risale al 1256, durante il regno di Manfredi di Svevia, figlio di Federico II. L’opera serviva a trasportare le acque del fiume Gizio in modo da svolgere una duplice funzione: alimentare le terre coltivate e mettere a disposizione una cospicua fonte di energia destinata alle attività artigianali.
IL PRECEDENTE
Soltanto qualche giorno fa, il 18 settembre, un pezzo di cornicione si era staccato dalla facciata di un antico palazzo che si trova a pochi metri dalla Fontana del Vecchio. Ad accorgersi di quanto accaduto erano stati alcuni passanti e i titolari dei bar che avevano immediatamente avvisato le forze dell’ordine.
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