OGGI I FUNERALI A TERRANERA

Addio a don Luca parroco per 50 anni a Valle Pretara

L’AQUILA. È scomparso ieri, all’età di 85 anni, don Luca Nardis, per quasi mezzo secolo parroco di Valle Pretara. Don Luca prese in carico la parrocchia di uno dei quartieri più difficili dell’Aquila...

L’AQUILA. È scomparso ieri, all’età di 85 anni, don Luca Nardis, per quasi mezzo secolo parroco di Valle Pretara. Don Luca prese in carico la parrocchia di uno dei quartieri più difficili dell’Aquila nel 1966 per lasciarla solo nel 2013 dopo 47 anni di servizio ininterrotto. Le sue condizioni di salute, dovute a una malattia lenta ma invalidante, non gli permettevano più di essere in prima linea con i suoi parrocchiani e per questo decise di ritirarsi a Terranera, frazione di Rocca di Mezzo, dove era nato il 4 maggio del 1931. Ordinato sacerdote il 24 giugno 1954, ha conseguito i diplomi in pianoforte, organo e composizione. È stato anche professore, per tanti anni, nella scuola media Carducci. I suoi alunni lo ricordano con affetto. Ha sempre sostenuto, anche economicamente, le famiglie più povere, aiutato i ragazzi in difficoltà negli studi, anche con lezioni di latino, greco e musica, ha avuto le parole di conforto per ogni tipo di sofferenza. Quando il sisma ha danneggiato gravemente la chiesa e disgregato la comunità parrocchiale di Valle Pretara, don Luca non si è mai allontanato dalla città, celebrando la messa, in quei terribili giorni, nella tenda allestita dalla protezione civile nel piazzale della chiesa, che purtroppo non è ancora stata ricostruita. Poi il susseguirsi di malattie, fino al giorno in cui ha dovuto lasciare la sua amata parrocchia. «Ci ha lasciato don Luca Nardis, un uomo che lascerà nel cuore di chi lo ha conosciuto un ricordo indelebile», ha scritto in una nota la senatrice Enza Blundo. «Ha trasformato il quartiere di Valle Pretara, dove ho vissuto la mia adolescenza, prendendosi cura delle necessità di ciascuno dei parrocchiani, senza mai chiedere soldi. Durante le funzioni religiose non passava neppure con il bussolotto e viveva del suo lavoro di professore. Molti lo ricorderanno dall’aspetto burbero: tonaca e occhiali scuri e di pochissime parole, ma quando venivano pronunciate avevano il peso della sua saggezza e profonda spiritualità e se qualcuno si rivolgeva a lui nella sofferenza scopriva il volto del padre amorevole».

I funerali, presieduti dall’arcivescovo metropolita Giuseppe Petrocchi, saranno celebrati oggi alle 15,30 nella parrocchia di San Lorenzo a Terranera.

Michela Corridore

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