Affitti delle sedi: il Comune spende un milione l’anno

Quattro dei sei contratti sottoscritti scadono a fine mese E l’ente riscuote solo 172mila euro per antenne e locazioni

L’AQUILA. Spende oltre un milione all’anno di affitti “passivi” per sei sedi sparse sul territorio, ne riscuote appena 172mila tra siti per le antenne e locazioni. I conti del Comune sono in leggero squilibrio anche sul fronte del patrimonio immobiliare. Lo si evince dai dati – di freschissima pubblicazione – contenuti nel sito Internet del Comune. La situazione (aggiornata al 31 dicembre 2015) prende in esame l’annosa questione delle spese comunali dovute alla mancanza di una sede unica, la cui realizzazione, più volte annunciata nel post-terremoto, è rimasta tuttavia lettera morta.

QUANTO GUADAGNA. E così, a fronte di un esborso annuale di 1 milione e 139mila euro per le sei sedi, gli incassi sono pari a 172mila euro. Di questi, 37mila vengono sborsati dalle società di telefonia mobile per le antenne di piazza del Teatro (12mila euro), Coppito (11884 euro), Monteluco di Roio (2291 euro) e via Rocco Carabba (10700 euro), mentre ammontano a poco meno di 135mila euro le locazioni per il bar dello Stadio (5640 euro l’anno), la farmacia del Torrione (che è comunale, 90mila euro l’anno), l’asilo nido di Tempera (20500 euro), l’Auditorium del Parco (16mila euro), l’amministrazione separata di Preturo (2783 euro).

QUANTO SPENDE. Dei sei contratti registrati, ben quattro scadono il 30 aprile. Si tratta di quelli relativi a via Roma-via Vicentini (Bahia di Del Tosto); via XXV Aprile (Cascina quarta); via Rocco Carabba (Emerald 75 di Valentini, con due canoni distinti). Per le sedi di via Avezzano (Edil Porta Romana di Rotilio) e via Ulisse Nurzia (Arcamesa di Elio Gizzi) la scadenza è fissata al 31 dicembre. Il costo più alto (35mila euro al mese, 420mila euro l’anno) è per gli uffici di ricostruzione privata e pianificazione di via Avezzano di proprietà di Rotilio. Secondo posto, con quasi 300mila euro l’anno (24746 al mese) per la sede di ricostruzione pubblica e patrimonio a Pile, nei locali dell’imprenditore Gizzi; terzo posto per Del Tosto (Anagrafe e ufficio tributi)con 155mila euro l’anno (13mila al mese). Chiudono i 143mila euro l’anno per via XXV Aprile (Suap, Avvocatura, servizio tecnico manutentivo, gestione contabile Case e Map) e i 125mila euro per via Carabba.

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