area protetta del sirente-velino

Allevatori “sentinelle” del Parco

Intesa con l’Ente, i capi uccisi dai predatori saranno restituiti

OVINDOLI. Gli allevatori diventano “sentinelle del Parco”. È stata costituita l'Associazione allevatori del parco del Sirente-Velino. Gli associati sono gli allevatori del territorio dell'area protetta sotto lo slogan “Uniti per fauna, ambiente e produzioni di qualità”. Il presidente è Carmine Contestabile e scopo dell'associazione è una integrazione con le politiche di tutela ambientale del Parco nell'ottica di una produzione di elevata qualità certificata dagli enti preposti onde assicurare lo sviluppo economico degli associati.

Il Parco regionale del Sirente Velino con proprio atto ha immediatamente riconosciuto l'associazione complimentandosi per l'iniziativa e garantendo il proprio appoggio per il raggiungimento dei fini preposti.

È stato quindi preparato un protocollo di intesa che prevede numerose azioni comuni.Gli allevatori si impegnano a rispettare le modalità e le tempistiche dell'introduzione degli animali al pascolo montano, nominare ed incaricare un medico veterinario in accordo con il Parco per il monitoraggio la prevenzione e la cura delle zoonosi garantendo la qualità sanitaria degli allevamenti e quindi tutelando direttamente la fauna selvatica protetta. Il parco si impegna al monitoraggio periodico del bestiame al pascolo e si impegna alla restituzione della pecora predata con altro capo selezionato con lo snellimento delle procedure, al monitoraggio sanitario della fauna selvatica protetta. Il presidente del Parco Simone Angelosante si è dichiarato entusiasta del risultato raggiunto.

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