«Anas indebolisce la sede aquilana»

La denuncia di Santangelo (L’Aquila Futura) contro l’accorpamento alla Puglia

L’AQUILA. «Nell’indifferenza della politica si consuma un altro scippo ai danni dell’Aquila e dell’Abruzzo, la sede Anas».

La denuncia arriva da Roberto Santangelo (L’Aquila Futura) e Luca Rocci (L’Aquila che Rinasce). «Dal 9 gennaio», scrivono gli esponenti di centrodestra, «l’Anas ha dato seguito alla riorganizzazione nazionale dei Compartimenti presenti in tutte le regioni italiane: l’Abruzzo è stato accorpato nella macroarea Abruzzo-Molise-Puglia. La forza politica della Puglia e la speculare debolezza politica dell’Abruzzo hanno fatto sì che la sede della nuova struttura fosse localizzata a Bari; qui sono state concentrate sia la dirigenza della Struttura tecnica che quella della Struttura amministrativa. Conseguentemente – nella sede dell’ex Compartimento Abruzzo dell’Aquila – la Struttura amministrativa verrà smobilitata, mentre la Struttura dirigenziale tecnica avrà un solo dirigente con un’autonomia di spesa fino a 20.000 euro; per somme superiori dovrà avere l’approvazione esplicita del capo Compartimento di Bari. Si può facilmente immaginare che quest’ultimo verrà all’Aquila al massimo una o due volte al mese, e che successivamente – dopo le prime visite – sarà per lui più comodo e veloce fermarsi negli uffici periferici dell’Anas di Pescara».

«Questo», proseguono Santangelo e Rocci, «provocherà un graduale abbandono della sede dell’Aquila, ricostruita dopo il terremoto del 2009 e costata oltre 15 milioni. Inoltre, questo decentramento accentuerà sicuramente un graduale e ulteriore abbandono della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio stradale di competenza Anas, già fortemente compromesso da anni di mancati interventi dovuti a scarsa programmazione dei lavori e alla cronica mancanza di fondi. Questa riforma è passata senza che nessun politico abruzzese abbia minimamente rivendicato un ruolo di maggior prestigio per l’Abruzzo e dimostra ulteriormente la poca sensibilità verso le aree interne della nostra regione».