Angeloni: «Adottare più servizi digitali» 

La proposta dell’esperto: subito una cabina di regia per una strategia in tema di politiche di smart city 

AVEZZANO. Una cabina di regia per rendere Avezzano una smart city, in linea con altre importanti città italiane. È la proposta avanzata da Oreste Angeloni, referente di Gianni Di Pangrazio, durante il primo mandato da sindaco, in materia di agenda digitale, innovazione, tecnologia e infrastrutture di comunicazione. «Negli ultimi mesi la città di Avezzano ha visto l’attivazione di progetti che stanno ulteriormente definendo la vocazione di smart city, tra i quali i lavori riguardanti il cablaggio in fibra ottica di tutta la zona cittadina», commenta Angeloni. «Tuttavia», aggiunge, «si ha la consapevolezza che gli interventi fin qui realizzati e quelli ancora da realizzare debbano essere meglio ricompresi all’interno di una strategia di lungo periodo complessiva, pianificata e organica, in modo tale che le complessive strategie adottate dall’ente possano essere globalmente valutate in termini di ricadute che queste avranno sulle politiche di smart city». L’istituzione di una cabina di regia rappresenterebbe, dunque, l’occasione per implementare nuovi interventi di smart city, «elaborando azioni con l’obiettivo di indirizzare l'amministrazione comunale all'adozione di misure che possano restituire una città appunto più smart». «Per rendere una città smart si possono intendere diverse cose», sottolinea Angeloni, «come l’impiego di tecnologie digitali nell’erogazione dei servizi pubblici, promuovendo uno sviluppo duraturo e sostenibile». «Le iniziative di smart city», continua ancora Angeloni, «trovano applicazione in diversi ambiti di attività come mobilità e trasporti, amministrazione del territorio, politiche sociali, raccolta dei rifiuti, sicurezza pubblica, ambiente, gestione energetica, illuminazione pubblica, cultura e turismo». Il tema delle smart city è da diversi anni al centro di un intenso dibattito. La necessità di ripensare le politiche di gestione del territorio focalizzando l’attenzione sui bisogni dei cittadini, razionalizzando le risorse e rendendo più efficiente l’erogazione dei servizi ha assunto un ruolo determinante nella definizione di possibili percorsi di sviluppo per le città. Le tecnologie digitali hanno trasformato la vita quotidiana dei cittadini: il modo di lavorare, comunicare, spostarsi, incontrarsi. «In maniera analoga», evidenzia Angeloni, «oggi siamo agli albori di una nuova rivoluzione. Internet sta entrando nello spazio fisico e si sta trasformando nel cosiddetto “internet of things”, internet delle cose, portando con sé nuovi modi in cui interpretare, progettare e abitare le città». «Dopo l’acqua, l’elettricità, il gas e i trasporti», conclude l’esperto, «la quinta infrastruttura vitale e imprescindibile per una città che vuole diventare smart è una rete di comunicazione sicura e performante. Questo può essere ottenuto da una rete in fibra ottica, che funge da spina dorsale. Affinché i cittadini possano beneficiare appieno delle opportunità che le nuove tecnologie offrono è necessario avviare iniziative di formazione». (l.p.)
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