Angeloni, sì del pm ai domiciliari

Ma libertà negata all'indagato Buzzelli, i pareri del gip entro lunedì

L'AQUILA. Vincenzo Angeloni può lasciare il carcere romano di Regina Coeli e andare ai domiciliari. È il parere del sostituto procuratore Picardi sull'istanza presentata dai legali dell'ex parlamentare. Per l'altro indagato, Marco Buzzelli, il pm conferma la misura cautelare.

La Picardi ha depositato ieri mattina i due pareri all'ufficio del gip del tribunale dell'Aquila. Il giudice Billi dovrebbe pronunciarsi oggi o più probabilmente lunedì sull'istanza presentata dai legali Alfredo Iacone, Antonio e Pasquale Milo. Angeloni, secondo il pm, può lasciare il carcere e andare agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Roma. L'ex deputato di An e Forza Italia, consigliere di minoranza al Comune di Aielli e già presidente delle squadre di calcio di Avezzano e Valle del Giovenco, si trova in uno stato psicofisico precario. Tanto che in settimana il suo interrogatorio è saltato. «Sto male, fatemi uscire», è stato l'appello lanciato nelle ultime ore, attraverso i propri legali, gli avvocati Antonio e Pasquale Milo.

Lunedì scorso è stata presentata l'istanza per chiedere la scarcerazione. «Lo stato psicofisico è precario», hanno ribadito gli avvocati, «non ci sono più esigenze che giustificano la detenzione». Angeloni si trova in carcere dal 2 agosto ed è indagato per il presunto tentativo di favorire la società Abruzzo Engineering nell'aggiudicazione di un appalto da 1,5 milioni di euro nel post-terremoto. Per l'altro indagato, Marco Buzzelli, di Avezzano, compagno dell'ex assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati, il pm ha espresso parere negativo sulla revoca della misura cautelare. Ci sarebbe il pericolo dell'inquinamento delle prove. Buzzelli si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di via Mazzarino ad Avezzano.

Lo scorso 16 agosto il gip Billi ha disposto la revoca della custodia cautelare per un altro degli indagati, Ezio Stati, padre di Daniela, che ha lasciato il carcere delle Costarelle a Preturo, rientrando nella sua abitazione di Avezzano. Ezio Stati è ai domiciliari, con l'obbligo di non avere contatti con la figlia, anche lei indagata per corruzione, e il genero. Nell'inchiesta sulla presunta cricca è coinvolto anche Sabatino Stornelli, amministratore delegato della Selex, società del gruppo Finmeccanica, che controlla il 30% di Abruzzo Engineering. Stornelli ha l'obbligo di dimora nel comune di Roma.

Le indagini della squadra mobile di Pescara proseguono. Sono in corso accertamenti sui documenti sequestrati negli uffici della Regione, nelle abitazioni degli indagati e nella sede di Abruzzo Engineering.  Secondo l'accusa Daniela Stati si è adoperata per la variazione di un'ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri al fine di agevolare Abruzzo Engineering. Società che avrebbe dovuto ottenere lavori per 1,5 milioni. Il gruppo Stati, sempre secondo le accuse, voleva agevolare le società di Stornelli e Angeloni. Gli imprenditori si sarebbero sdebitati con delle regalie: un diamante per la Stati, un televisore per il padre Ezio, una consulenza e un'Audi A4 per Buzzelli.

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