Appalto scalo di Preturo Chiesto il processo per 4

Nel mirino l’affidamento ventennale alla X-Press della gestione dell’aeroporto Abuso d’ufficio e falso le contestazioni mosse ai sospettati. Udienza a marzo 2015

L’AQUILA. Definito un filone di indagine sulla gestione dell’aeroporto di Preturo, riguardante l’affidamento dell’appalto per venti anni alla società X-Press e al consorzio calabrese «Innovative Solution Italy» socio minoritario con cui è stata stipulata una convenzione.

Il sostituto procuratore della Repubblica Stefano Gallo ha chiesto, infatti, il rinvio a giudizio per i componenti della commissione che ha affidato l’appalto.

Si tratta dell’ex dirigente comunale Renato Amorosi, dei funzionari municipali Giuseppe Galassi e Federica Meogrossi oltre a Raffaella Marciani dell’Enac. L’udienza preliminare si farà l’11 marzo del prossimo anno. Il Comune è stato individuato come parte civile e pertanto potrà costituirsi.

Secondo le accuse la commissione avrebbe affidato la gestione nonostante l’omissione di una serie di documentazioni che non sarebbero state presentate e che servivano ad attestare i requisiti necessari.

La conseguenza di questo comportamento sarebbe stata quella di fruire di fondi che sarebbero stati erogati dal Comune. Si tratta di un importo di oltre mezzo milione di euro in tre anni. Le contestazioni non sono cambiate in relazione all’avviso di conclusione delle indagini e a nulla sono valse le controdeduzioni fatte dai difensori dei sospettati.

Gli sviluppi di questa vicenda, che poggia su una serie di esposti, non fanno altro che rendere più improbabile il decollo dello scalo. Anche perché, a prescindere dalle manifestate intenzioni di tirarsi indietro del consorzio calabrese, ci sono stati, nei mesi scorsi, degli eventi molto significativi. Prima di tutto la Regione ha revocato un congruo finanziamento.

Inoltre, tempo addietro, anche il ministro Maurizio Lupi sostenne l’inopportunità di uno scalo aereo all’Aquila visto che, a suo dire, in Italia ci sono troppi aeroporti.

Ma anche il responsabile di Confindustria L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue, affermò che lo scalo di Preturo diventerebbe una «cattedrale nel deserto» oltre a essere antieconomico.

Nel corso delle indagini gli imputati sono assistiti dagli avvocati Massimo Manieri e Luca Meogrossi.

Sullo scalo di Preturo pende un’altra indagine della polizia, della Forestale e della Finanza che è culminata nelle scorse settimane con un sequestro di una vasta area dell’aeroporto con il sospetto che le macerie provenienti dagli edifici distrutti dal sisma che ha colpito L’Aquila nel 2009 venissero smaltite lì. Sei persone, pertanto, sono finite nel registro degli indagati perché ritenute responsabili di traffico illecito di rifiuti speciali e di discarica abusiva.

Tra le persone finite sotto inchiesta ci sono l’amministratore e il direttore commerciale della società X-Press, un ingegnere del Comune dell’Aquila, referente per l’Ufficio Sviluppo della struttura aeroportuale e tre imprenditori, titolari delle ditte di autotrasporti.

I sequestri sono stati oggetto di un ricorso al tribunale per il Riesame che la scorsa settimana è stato respinto.

In una fase iniziale di questa indagine si era pensato anche che fosse stato interrato nello scalo del materiale radioattivo ma le indagini hanno escluso subito che questa ipotesi poggiasse su solide basi.

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