Asl, trasferimenti scongiurati

Le rassicurazioni del manager: non faremo forzature

L’AQUILA. Niente trasferimento ad Avezzano per il personale amministrativo della Asl. Lo ha assicurato il manager, Giancarlo Silveri, in un incontro con il segretario regionale della Cisl, Gianfranco Giorgi. Il piano di unificazione della Asl, già operativo, non comporterà cambiamenti per i lavoratori in servizio all’Aquila. Entro febbraio la Asl presenterà il piano di riorganizzazione, ma senza procedere a trasferimenti «forzati».

«Sono stati scongiurati i trasferimenti del personale in seguito all’unificazione della Asl», afferma Giorgi, «su questo tema abbiamo sollecitato e ottenuto un incontro con la direzione generale dell’azienda, che ha fugato ogni dubbio. Di recente, infatti, era emerso con forza tra i dipendenti il timore di un probabile trasferimento dovuto al piano di riorganizzazione della Asl, nello specifico della parte economico-amministrativa. Nel corso della riunione con la segreteria Cisl il direttore generale ha fornito rassicurazioni, dicendo a chiare note che la Asl non procederà a trasferimenti d’ufficio, ma percorrerà tutte le strade possibili, nell’ambito della riorganizzazione dei servizi, per assecondare i lavoratori mantenendo al primo posto il rispetto delle esigenze dei cittadini».

Il direttore generale Silveri ha annunciato la presentazione entro il mese di febbraio del piano di riorganizzazione relativo al comparto amministrativo, che verrà discusso con le organizzazioni sindacali. Un passaggio necessario dopo i cambiamenti logistici scaturiti dal provvedimento, entrato in vigore l’1 gennaio, che ha dato il via alla Asl unica. Non è ancora chiaro, infatti, se e quali uffici saranno spostati dall’Aquila ad Avezzano. La Asl punta all’ottimizzazione dei servizi e delle risorse. Tra le novità annunciate da Silveri, anche l’attivazione di un sistema di monitoraggio e controllo per la rilevazione delle presenze di tutto il personale dislocato nelle varie sedi della provincia.

Sul fronte del pagamento delle spettanze pregresse, la Cisl ha ottenuto un ulteriore risultato: a breve la Asl procederà alla liquidazione delle competenze accessorie (presenze, festivi e indennità di turno), che non vengono corrisposte da oltre 10 mesi. Un ritardo vistoso, che ha fatto indignare i dipendenti, costretti per mesi a operare in piena emergenza.

«Per quanto riguarda l’aspetto sanitario», ha sottolineato Giorgi, «la Asl è in attesa delle linee-guida della Regione per mettere a punto un piano di riordino di tutti i servizi presenti sul territorio. È confermato, inoltre, l’impegno alla riapertura entro marzo delle sale operatorie, i cui lavori di sistemazione e messa in sicurezza sono a buon punto, e alla sistemazione definitiva del pronto soccorso. Verranno riattivati 360 posti letto, a cui si aggiungerà la struttura del G8, con circa 40 posti, che resterà in funzione ancora per qualche tempo».

Per il sindacato l’obiettivo rimane quello di raggiungere la soglia dei 460 posti di degenza: tanti quanti ne aveva il San Salvatore prima del sisma del 6 aprile 2009.
Un’esigenza, quella rappresentata a Silveri, che la comunità sente con forza.
«Potremmo ritenerci soddisfatti», evidenzia Giorgi, «solo quando il San Salvatore tornerà pienamente a regime con tutti i servizi e le eccellenze di cui era dotato prima del terremoto». Da ultimo, è stato affrontato l’argomento mensa. «Secondo quanto riferito dal direttore generale non c’è possibilità, in breve tempo, di ripristinare il servizio mensa», conclude Gianfranco Giorgi, «la proposta alternativa è quella, in attesa della riapertura della struttura, di fornire i carnet per i buoni pasto ai dipendenti che ne hanno diritto».