Asm, bilancio in rosso posti di lavoro a rischio

6 Dicembre 2014

Il presidente Tordera conferma le pesanti criticità nei conti dell’azienda Per una parte dei 161 dipendenti si delinea il ricorso agli ammortizzatori sociali

L’AQUILA. «L'Asm vive una fase molto delicata sotto il profilo economico. Chiudiamo il 2014 con un quadro preoccupante». Il presidente dell’Asm, Rinaldo Tordera, non nasconde la criticità dei conti dell’azienda società multiservizi, che gestisce la raccolta dei rifiuti. Perdite sostanziose, che ammontano a 2 milioni 295mila euro per il 2013 e a un milione 160mila per l’annualità in corso. Un buco che lascia profilare all’orizzonte il ricorso agli ammortizzatori sociali, previsti nel Patto di stabilità, per parte dei 161 dipendenti dell’azienda. Una misura obbligata che, dopo la mobilitazione lanciata dalla Cgil e il tentativo di raffredamento delle procedure nell’incontro in prefettura, l’azienda porterà nuovamente all’attenzione dei sindacati, convocati per l’11 dicembre. «Confido nella massima partecipazione delle organizzazioni sindacali alla riunione», afferma Tordera, «per analizzare la difficile situazione che pesa sull’azienda e la possibilità che si attuino misure come cassa integrazione e mobilità per tamponare l’emergenza». Sul tavolo della discussione il probabile ricorso alle procedure previste nel decreto 147 del 2013: disposizioni previste nella legge di Stabilità, che impongono il ricollocamento, la mobilità e, da ultimo, il licenziamento in caso di esuberi nelle società pubbliche. Alcune misure adottate dall’azienda nei mesi scorsi per frenare le perdite, come l’intesa siglata ad agosto scorso, che prevedeva la riduzione del 50% delle ferie dei dipendenti, non hanno prodotto gli effetti sperati, con un risparmio preventivato di appena 400mila euro: una somma irrisoria rispetto agli oltre 3 milioni e mezzo di euro persi nell’ultimo biennio. Tanto che il presidente sta valutando la possibilità di un decreto ingiuntivo nei confronti del Comune, chiamato a versare nelle casse dell’Asm 4,5 milioni di euro: a tanto ammontano i crediti accumulati dal 2007 ad oggi, che riguardano la mancata emissione di fatture per la copertura integrale dei costi sostenuti dall’ex municipalizzata per i servizi resi all’amministrazione comunale. Anche nel 2013 il Comune aveva dovuto ripianare 2,5 milioni di euro di debiti fuori bilancio per il periodo 2004-2006. «A far precipitare la situazione, nell’ultimo quadrimestre», conferma Tordera, «alcune previsioni di ricavo per i nuovi servizi, che non sono andate in porto. Mi riferisco alla definizione della convenzione con l’Ufficio speciale per la ricostruzione (Usra), che prevedeva l’affidamento all’Asm della raccolta e della gestione di tutti i rifiuti ingombranti della città. Il cambio al vertice dell’Usra ha bloccato, di fatto, il progetto». C’è, poi, una seconda possibilità di introiti legata all’Usrc e che riguarda la gestione delle macerie del cratere. Appalto, questo, che da solo potrebbe risollevare le sorti dell’azienda partecipata dal Comune. «Ma ora va affrontato il problema della chiusura del bilancio 2014», sottolinea Tordera, «per salvaguardare l’occupazione e il futuro dell’azienda».

Monica Pelliccione

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