Assalto al benzinaio, rubati 20mila euro 

Due ladri incappucciati filmati dalle telecamere: self service aperto con un frullino. È il quarto raid in cinque anni

AVEZZANO. Colpo da 20mila euro messo a segno al distributore di carburante Conad di via XX Settembre ad Avezzano, assaltato l’altra notte da due ladri. La stazione di servizio è di proprietà del supermercato Conad Pingue dell’imprenditore sulmonese Fabio Spinosa Pingue. Alle 3.20 i due, con il volto coperto da un passamontagna, hanno scassinato con un frullino la colonnina del self service e sottratto i contanti custoditi nella cassetta di sicurezza, prima di fuggire a bordo di un’auto parcheggiata sul retro. I ladri in azione sono stati ripresi dalle telecamere del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso. I filmati sono stati acquisiti dai militari del nucleo operativo e radiomobile, guidati dal tenente Bruno Tarantini, intervenuti sul posto per i rilievi. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Avezzano al comando del capitano Pietro Fiano. Sul posto, in nottata, è arrivato anche Marco Marinucci, direttore del Conad. Il colpo è stato messo a segno in una manciata di minuti. La velocità e la destrezza dei banditi fa supporre che possa trattarsi di una banda di professionisti. Dal 2015 il distributore Conad ha subìto quattro assalti, l’ultimo nel 2017 quando i ladri avevano portato via 8mila euro dopo aver tagliato i cavi dell’alimentazione elettrica per spegnere le telecamere a circuito chiuso. Un colpo simile era stato messo a segno un anno prima, in quel caso i ladri di turno avevano rubato la cassaforte con l’incasso e l’impianto con le riprese video. Raid fallito, invece, nel 2016 quando i malviventi erano stati costretti a scappare. Ingenti i danni all’impianto per la distribuzione del carburante, rimasto parzialmente chiuso nella giornata di ieri: il pagamento con carte e bancomat è stato riabilitato nel giro di poche ore, mentre per i contanti si dovrà attendere ancora qualche altro giorno. Un uomo che abita nelle vicinanze, svegliato dai rumori, è stato ascoltato dai carabinieri: ha raccontato che i due avevano un accento straniero, forse dell’Est Europa.
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