Avezzano: auto comprata sul web, truffa da 4.900 euro 

La coppia scopre che il veicolo (da rottamare) aveva 12 proprietari e il contachilometri manomesso

AVEZZANO. Erano certi di fare un buon affare rispondendo a quell’annuncio su un sito internet specializzato in compravendite: un fuoristrada Toyota immatricolato nel 2002, con 126mila chilometri percorsi dai due proprietari che l’avevano guidato. Così recitava l’avviso sul portale e quindi i coniugi marsicani, dopo una serie di contatti col venditore, hanno deciso di chiudere la pratica versando prima 1.500 euro in contanti a titolo di acconto e successivamente altri 3.400 euro.
La verità è emersa a 24 ore dalla consegna della vettura. Il fuoristrada aveva serie difficoltà nell’avviamento e una volta portato in un’officina di Avezzano è emerso che aveva necessità di riparazioni urgenti, per una spesa stimata di 1.200 euro. La coppia ha scoperto di essere stata truffata.
Dalle successive verifiche, fatte richiedendo la certificazioni Pra all’ufficio provinciale dell’Aci dell’Aquila, si è scoperto che il veicolo aveva avuto ben dodici proprietari e non due. Attraverso il libretto di circolazione, moglie e marito sono riusciti a risalire a uno dei proprietari del fuoristrada, il settimo per la precisione. Ricevendo altre sorprese. L’ex proprietario, mostrando la ricevuta di consegna dell’auto al momento della vendita, ha attestato che i chilometri percorsi erano 295.880, ben al di sopra dei 126mila riportati sul contachilometri al momento della cessione ai coniugi marsicani. Entrambi, dopo inutili tentativi di contattare il venditore, si sono presentati nella caserma dei carabinieri per sporgere una denuncia.
Una truffa da 4.900 euro architettata nel dettaglio, secondo la coppia, che si è rivolta all’avvocato Federica Federici per tentare di avere giustizia.
«Il venditore c’ha detto che agiva per conto di una concessionaria», raccontano i coniugi, «solo attraverso la certificazione Pra abbiamo acquisito la consapevolezza di essere stati vittime di un raggiro ben orchestrato e organizzato. È risultato evidente anche il fatto che il contachilometri della vettura era stato manomesso per ingannarci».
Nella denuncia, la coppia ha allegato una serie di documenti, la ricevuta d’acconto, il preventivo e anche una foto del sedicente venditore. E l’auto? Un rottame, inutilizzabile perché il motore è da sostituire. Con una spesa superiore al reale valore di mercato. (r.rs.)
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