Avezzano, estorsione all'impresario che non paga gli stipendi: tre arresti

Lui non lo paga, l'operaio si rivolge a due "intermediari" tra cui "il capo degli zingari". I 2.900 euro iniziali diventano 15mila e l'imprenditore si rivolge ai carabinieri

AVEZZANO. Sono stati arrestati con l'accusa di tentata estorsione nei confronti di un imprenditore edile. Non aveva pagato tre mensilità a un operaio ma la vicenda si era trasformata in un incubo e alla fine la richiesta di denaro era lievitata a ben 15mila euro da una somma iniziale di 2.900. Così l'imprenditore alla fine si è deciso a denunciare la vicenda ai carabinieri e in manette sono finiti Neculae Strambeanu, romeno, 63 anni, l'operaio edile che doveva ricevere le mensilità, Gianluca Caringi, 29 anni, e Ferdinando De Silva (48), entrambi di Avezzano e intermediari per il recupero della somma. Dovranno rispondere del reato di tentata estorsione e minacce.

L'indagine dei carabinieri della compagnia di Avezzano ha portato a scoprire una vera e propria azione estorsiva scaturita da alcune paghe mai corrisposte dal titolare di un'azienda di costruzione finita in liquidazione.
Per circa un anno l'imprenditore avrebbe ricevuto minacce finalizzate a ottenere la somma di denato lievitata fino a 15mila euro. Nonostante le sue rassicurazioni, l'operaio, il 63enne Strambeanu, continuava ad avanzare richieste fino a coinvolgere il giovane avezzanese e di conseguenza De Silva, definito dal 29enne in una intercettazione "il capo degli zingari di Avezzano".

I due, dopo averlo incontrato più volte, avrebbero sostenuto che l'operaio non pagato stava provvedendo a chiamare persone "cattive" al fine di recuperare il presunto credito. All'imprenditore sarebbero arrivate anche delle telefonate anonime minacciose.  

Le indagini dei carabinieri coordinate dalla procura di Avezzano hanno fatto scattare il provvedimento del giudice per le indagini preliminari, Maria Proia, e per i tre presunti estorsori sono scattate le manete. Al romeno e al giovane marsicano, difeso dall'avvocato Roberto Verdecchia, sono stati concessi i domiciliari, mentre De Silva è stato rinchiuso nel carcere di Avezzano.