Avezzano, giornata delle bici in mezzo ad auto e smog

Mancata chiusura delle strade. Genitori e Comitato: pericoli per i bimbi. L’assessore: non volevamo penalizzare i negozi, garantito il servizio d’ordine

AVEZZANO. Doveva essere una mattinata all’insegna dello sport e del benessere. E invece “Bicicliamo per Avezzano” si conclude con un vespaio di polemiche. Dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale dello stop al traffico per la mattinata di ieri, in occasione della Giornata della bicicletta, in tanti hanno deciso di raccogliere l’invito allettati dall’idea di godersi una mattinata in città, senza auto e smog. Ma mentre tutti si aspettavano una passeggiata in bicicletta in compagnia anche dei bimbi più piccoli, i partecipanti si sono trovati a fare i conti con le auto che comunque hanno avuto accesso a tutto il percorso. Infatti, mentre nelle altre città d’Italia che hanno scelto d’aderire all’iniziativa indetta dal ministero dell’Ambiente, i ciclisti hanno goduto di intere aree interdette al traffico, ad Avezzano non è stato così.

Perché tutte le strade in cui sono passati i ciclisti, tra cui decine e decine di genitori con di fianco i piccoli con le proprie bici, non sono state chiuse. «Organizzazione a dir poco pressapochista» commenta Rosalinda Letta, uscendo dal sottopasso di via Pagani, in sella alla sua bici, con di fianco suo marito e sua figlia, «non si può passeggiare in mezzo alle auto con la bici, è pericoloso per i bimbi». Molti bambini infatti erano in sella alle loro bici e per i genitori non è stato facile gestirli in mezzo alle macchine. Dello stesso avviso anche l’avvocato Herbert De Simone: «Non sono state coinvolte le associazioni ambientaliste e la manifestazione così organizzata è un insuccesso».

Polemico anche il commento del Comitato mobilità sostenibile marsicana. «Non c’è stata la chiusura al traffico come preannunciato» afferma il neo presidente dell’associazione, Giuseppe Tempesta, «durante la biciclettata c’è stato sì un servizio d’ordine, per cui ringraziamo i volontari, ma la manifestazione si è rivelata pericolosa in quanto i ciclisti erano allo sbaraglio. Inoltre, i ciclisti urbani non possono avere un contentino di una festa di un solo giorno. Attendiamo i primi atti pratici per un miglioramento della ciclabilità e mobilità sostenibile, come promesso dal programma elettorale di questa amministrazione. Si è trattato di un flop conclude il presidente, considerato anche che non sono state coinvolte le associazioni cittadine». Della stessa opinione è anche Dario Raglione, vice segretario dell’associazione. Alle accuse contro l’organizzazione dell’evento da parte del Comune, in collaborazione con la Riserva regionale del Monte Salviano e l'associazione Ambiente e/è Vita, risponde l’assessore allo Sport, Francesco Paciotti.

«Il Comune ha scelto di non chiudere definitivamente il traffico» commenta Paciotti «per non creare disagi agli automobilisti. E per venire incontro alle esigenze dei commercianti che lavorano anche di domenica. Agli incroci c’erano i volontari della Protezione civile che hanno comunque fermato le macchine al passaggio delle bici. Il corteo è stato accompagnato da due agenti della polizia locale in bicicletta, presente anche con un’auto. Abbiamo anche avuto la disponibilità dell’ambulanza della Misericordia, con i volontari su tutto il percors». Dopo una mattinata non proprio tranquilla, il bici day di Avezzano si è concluso poi nel pomeriggio, a piazza Torlonia. Tanti bambini hanno partecipato alla giornata conclusiva del progetto scuola-ciclismo “Vieni a vincere con noi” organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Bici club Avezzano “Team Matteo Massimiani” in stretta collaborazione con la polizia locale.

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