Bambini senza cibo, l’aiuto dei carabinieri 

Pescina, un marocchino con tre figli ferma per strada una pattuglia e riceve un pacco alimentare

PESCINA. Senza generi alimentari per sé e per la sua famiglia da diversi giorni e tre bambini piccoli che gli chiedevano qualcosa da mangiare. È stato questo che gli ha dato il coraggio di fermare una pattuglia dei carabinieri e chiedere un piccolo aiuto. È la storia di un marocchino di Pescina rimasto senza lavoro a causa della crisi del coronavirus. Si trovava fuori casa quando ha visto che in strada stava passando la macchina dei carabinieri della locale caserma in perlustrazione, con all'interno il comandante di stazione Rocco Alì. Nonostante l'imbarazzo ha fermato la macchina e ha accennato qualcosa ai militari dell'Arma. I carabinieri hanno iniziato a fare domande e lui, a prima vista provato, con molta dignità ha chiesto aiuto, spiegando che il suo attuale stato di disoccupazione non gli consentiva di comprare cibo sufficiente per sé e la propria famiglia. Ha raccontato che da diversi giorni erano senza generi alimentari e senza soldi per poterne acquistare. L'azienda per la quale lavora è in stand-by e quindi i lavoratori sono in attesa che l'attività riprenda. I militari si sono immediatamente attivati e dopo aver fatto inserire la famiglia marocchina nelle liste per gli aiuti alimentari del Coc di Pescina e della Protezione civile, hanno prelevato un pacco alimentare e glielo hanno consegnato direttamente, riuscendo a carpire un sorriso ai suoi tre bambini. I pacchi alimentari saranno utili al sostentamento della famiglia per circa una settimana. Ora però sono state spiegate al capofamiglia tutte le procedure da seguire per ricevere i pacchi alimentari che lo Stato ha messo a disposizione del comune per distribuirli alle famiglie in difficoltà. (p.g.)
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