Barca: sui fondi battaglia in Parlamento

Per l’ex ministro (ieri a Pizzoli) le priorità restano la ricostruzione e un piano di sviluppo economico

PIZZOLI. Ha scelto di cominciare il suo giro tra la gente, partito alcuni mesi fa, non dalla terra in cui ha trascorso più tempo durante i mesi della sua permanenza al ministero. «Troppo facile», ha detto ieri a Pizzoli l’ex ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, ospite del circolo locale del Pd. Ha scelto invece di chiudere qui il suo viaggio, nel territorio che ha lasciato con una problematica che ritrova quasi intatta: la mancanza di fondi per la ricostruzione. «Anche se oggi i sindaci del cratere sismico devono essere soddisfatti di quello che hanno fatto», ha detto Barca, riferendosi alla battaglia per il trasferimento delle funzioni dal commissario ai Comuni. «Per me è un elemento di soddisfazione il trasferimento delle responsabilità ai sindaci», ha spiegato a margine dell’incontro in cui ha spiegato la sua idea di sinistra e di Pd. Barca si è detto soddisfatto anche della costituzione dei due Uffici speciali per la ricostruzione (quello dell’Aquila e quello dei Comuni del cratere). «Un passaggio che ha consentito che il problema diventasse quello dei fondi e non quello del ritardo nell’approvazione dei progetti o delle procedure, oppure del blocco dei temi strategici», ha aggiunto il «battitore libero» del Pd, come lui stesso si è definito. «Lo dico non per confortarci, ma perché in questa fase italiana avvertiamo sempre i problemi e non siamo soddisfatti delle cose fatte. Invece, credo che i sindaci debbano essere contenti se adesso il problema è avere i finanziamenti». Ma poi Barca ha sottolineato che «ovviamente il presidio delle risorse economiche non è questione che può riguardare solo il Pd locale, ma deve investire il partito a livello nazionale. Comunque, vedo che la pattuglia dei parlamentari Pd di questo territorio si sta muovendo con forza», ha rassicurato. «Le leggi di Stabilità sono modificabili in parlamento e quella dei finanziamenti è una battaglia da fare in quella sede». La qualità della ricostruzione significa, per Barca, «anche capacità di sviluppo e di attrazione. Qui si stanno spendendo molti soldi nei cantieri ed è importante che i profitti e i salari vengano reinvestiti nel territorio. Ma questo», ha chiarito, «implica che al centro degli interventi non ci sia soltanto la ricostruzione, ma anche un progetto di sviluppo». Quanto al partito, circondato da diversi sindaci di centrosinistra (qualcuno di centrodestra era seduto invece in platea), tra cui quello dell’Aquila Massimo Cialente, e affiancato dalla padrona di casa, Angela D’Andrea, l’ex ministro ha sottolineato l’urgenza che il Pd «torni a essere un partito di sinistra, a parlare di temi come lavoro, concorrenza, centralità della persona, redistribuzione del reddito, uguaglianza».

Marianna Gianforte

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