Bertolaso: grato e sorpreso

Il futuro ministro: riconoscimento alla Protezione civile

L’AQUILA. Altro che degradazione per la polemica diplomatica con gli Stati Uniti sui soccorsi ad Haiti! Il ministro «in pectore» Guido Bertolaso, nominato sul campo dal premier Silvio Berlusconi, si dice «grato e sorpreso». Lo si intuiva già dalla reazione a metà tra l’imbarazzo e l’incredulità al momento dell’«incoronazione».

«Sono grato per quello che lui ha detto, è stata una sorpresa. Evidentemente chi pensava che sarei stato degradato per vicende internazionali, ci sarà rimasto male». Parole di Guido Bertolaso commentando le parole del presidente del consiglio, Bertolaso a Firenze ha ricevuto ieri il Gonfalone d’argento, la più alta onorificenza del Consiglio regionale toscana. «Comunque», ha aggiunto, «sappiamo che poi le nomine non le fa il primo ministro, le fa il Capo dello Stato: bisognerà vedere cosa ne pensa il nostro Presidente della Repubblica.

Sono molto lusingato e grato per questo riconoscimento, da estendere a tutto il nostro straordinario sistema di Protezione civile che gli italiani hanno cominciato ad apprezzare: gli vogliono davvero bene, è una cosa necessaria perché il lavoro che fanno i vigili del fuoco, le forze armate, le forze dell’ordine, i volontari, è un lavoro davvero splendido, che non è remunerato come dovrebbe essere, ma fa niente, i nostri ragazzi lo fanno lo stesso». La Protezione civile «è una realtà che oggi è sicuramente apprezzata dagli italiani e all’estero. In certi casi evidentemente è anche temuta all’estero per quella che è la sua credibilità e la sua forza nel dire le cose come realmente stanno».

IL PATTO PER IL LAVORO. La presidente uscete della Provincia, Stefania Pezzopane, è riuscita a illustrare al presidente Berlusconi, le sollecitazioni e le necessità che vengono dalle attività produttive locali e dai lavoratori riassunte nei dieci punti sintetici del «Patto per il Lavoro».

«Due le cose che ci hanno particolarmente soddisfatto», rimarca la Pezzopane, «il riconoscimento dell’esperienza aquilana come modello per la nazione, perché qui secondo il premier, si è lavorato nel segno di una grande collaborazione istituzionale a prescindere dalle differenze politiche. L’altro importante risultato è essere riusciti ad affidare nelle sue mani il Patto per il Lavoro».

Il documento era stato già inviato al ministro Sacconi ed era stato sottoscritto dalle associazioni datoriali, sindacali e istituzionali. Il patto, che riassume le proposte e le necessità per il rilancio produttivo ed economico di tutto il territorio, era stato discusso e condiviso in un forum organizzato dalla Provincia la scorsa estate presso la sede degli industriali.
«Ora bisogna passare all’azione in tempi brevi», ha aggiunto la Pezzopane che riporta l’attenzione sulla Zona Franca, «e con lo stesso schema di collaborazione istituzionale che ci ha visto uniti durante l’emergenza, aldilà della sana e necessaria dialettica. Primo passo fra tutti, per cominciare a parlare di rilancio economico è l’attuazione immediata della zona franca. Deve essere un provvedimento massiccio e consistente».