Bocciata dai prof, ripescata dai giudici: maturità annullata all'Aquila

Una studentessa respinta alla Maturità si rivolge al Tar e ottiene la ripetizione di alcune prove di esame

L’AQUILA. È stata bocciata all’esame di Stato. Ma una studentessa aquilana potrà ripetere la prova e se la supererà, andrà subito a iscriversi all’Università. Il Tar ha infatti accolto il ricorso contro la bocciatura presentato dalla famiglia della ragazza, giudicando illegittime le procedure seguite dalla commissione d’esame. Una sentenza a sorpresa, visto che nella maggior parte dei casi i ricorsi vengono respinti e i giudici danno ragione alla scuola. Ma questa volta è andata diversamente.

La studentessa, che ha frequentato la classe quinta di un istituto superiore cittadino, sarà nuovamente giudicata, da una nuova commissione, e se riuscirà a superare con esito positivo l’esame di maturità, potrà iscriversi alla facoltà universitaria già scelta.

Nel frattempo, tornerà sui banchi della vecchia scuola, in attesa che venga nominata la commissione esaminatrice.

«Il nostro ricorso», spiega l’avvocato Alessia Fonzi, «poggiava sulle procedure seguite dalla commissione durante le prove di esame sostenute a giugno. È noto che la valutazione data alle prove, cioè i singoli voti, non possono essere contestati, in quanto i giudizi sono insindacabili e di stretta competenza dei docenti. Ma i genitori ritenevano ingiusta la bocciatura e ci siamo rivolti al Tribunale amministrativo regionale, che ci ha dato ragione sotto tutti i profili».

«La riammissione della studentessa all’esame di maturità», sottolinea il legale della famiglia, «è stata motivata giudicando illegittime le procedure seguite durante le varie prove».

La tendenza delle famiglie a fare ricorso al Tar, per chiedere l’annullamento di una bocciatura alle superiori e perfino alle medie, sta crescendo negli ultimi anni.

Ma raramente i ricorsi vengono accolti con favore, dato che il giudizio degli insegnanti è insindacabile per legge.

«Ho esaminato tutta la giurisprudenza del caso», aggiunge l’avvocato Fonzi, «e ci sono pochissimi precedenti. Del resto, anche le bocciature all’esame di Stato sono piuttosto rare: l’alunno, una volta ammesso, di norma viene promosso».

La studentessa aquilana ora dovrà ripetere alcune delle prove già sostenute, non tutte, ma con una commissione diversa: se il giudizio finale sarà positivo, potrà dire addio alle superiori e intraprendere direttamente il suo percorso universitario.

Romana Scopano

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