Jarrar Ayoub e la scena dell'incidente mortale di quattro anni fa in cui morì Sara Sforza

AVEZZANO

Cacciato dall'Italia l'assassino di Sara: è troppo pericoloso

Nel 2020 provocò l'incidente in cui morì la giovane di Cerchio. Jarrar Ayoub espulso definitivamente e scortato fino al Marocco con una montagna di reati: rissa, stupefacenti, truffa, lesioni e porto d'armi

L'AQUILA. Il marocchino condannato per aver ucciso quattro anni fa in un incidente stradale la giovane Sara Sfora di Cerchio, è stato definitivamente allontanato dall'Italia e riportato nel suo Paese con un volo diretto a Casablanca. Il motivo: è un soggetto pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica e con gravi precedenti e pregiudizi di polizia tra cui rissa, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, truffa, lesioni personali e porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere.

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Il provvedimento tecnico di espulsione dal territorio italiano è stato preso dalla prefettura e il cittadino extracomunitario è stato scortato alla frontiera di Roma-Fiumicino e in aereo fino a Casablanca. Jarrar Ayoub, classe 1994, clandestino, nel 2020 alla guida della propria autovettura, dopo aver assunto alcool e sostanza stupefacente, provocò l'incidente in cui perse la vita la giovane Sara. In quella occasione, inoltre, venne sorpreso in auto con un altro uomo già destinatario di provvedimento di cattura.

Jarrar Ayoub non aveva ottemperato a precedenti espulsioni, questa volta è scattato l’accompagnamento diretto. Più recentemente venne fermato prima che si sposasse per poter prendere la residenza italiana.