Cacciatore impallinato dal suo fucile 

Il giovane è scivolato ed è partito un colpo che lo ha ferito al braccio sinistro. Ora è in ospedale con prognosi di un mese

CAGNANO AMITERNO. Ancora un incidente di caccia che solo per caso non è finito male. L’allarme è partito nella mattinata di ieri, nell’altopiano di Cascina di Cagnano Amiterno, a oltre mille metri, dove era in corso una delle tante battute di caccia al cinghiale, ma dove si spara anche alla lepre.
Un giovane cacciatore, che stava camminando in una zona scoscesa, è inciampato e, cadendo, è partito accidentalmente un colpo dal suo fucile. Il proiettile lo ha colpito all’avambraccio sinistro e l’uomo è precipitato a terra. Ci sono stati dei momenti di comprensibile preoccupazione, ma gli altri cacciatori hanno dato subito l’allarme.
Comunque, per evitare i tempi morti per l’attesa di un mezzo di soccorso del 118, che era stato comunque avvisato, si è deciso di trasportare direttamente il ferito all’ospedale San Salvatore con un’automobile privata. Questo perché ci sarebbe potuta essere una consistente perdita di sangue.
Il ferito, M.D.F., di Cagnano, poco più di 30 anni, che lavora nel locale Cementificio, è stato subito sottoposto a un intervento chirurgico per eliminare i danni causati dal proiettile. La prognosi è di 30 giorni salvo complicazioni.
Sul posto si sono portati anche i carabinieri che hanno interrogato le persone presenti al momento dell’incidente allo scopo di verificare se ci possano essere state delle responsabilità di terzi ma, alla fine, si è avuta la conferma che l’episodio è da considerare un fatto accidentale. La notizia, comunque, aveva destato un certo allarme in paese soprattutto quando non si sapevano ancora le conseguenze del colpo.
Quello di ieri è il secondo caso di incidente di caccia nell’Aquilano in meno di un mese, cosa che non si era mai verificata almeno in anni recenti.
Infatti il 21 ottobre scorso, a Monteluco di Roio, un cacciatore di 72 anni è stato impallinato dall’amico di 45 anni che era insieme a lui. Il tutto a fronte di una dinamica del tutto accidentale. A quanto sembra, il 72enne si era posto nella stessa traiettoria da cui sono partiti i pallini sparati dal compagno di caccia contro una lepre ed è stato colpito alle gambe e al basso ventre. Il ferito fu ricoverato all’ospedale San Salvatore dell'Aquila dove gli furono estratti i pallini che lo avevano centrato. Anche in questo caso le indagini dei carabinieri hanno escluso ipotesi di reato.
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