Cade mentre ripara un tetto e muore

Vittima un operaio di 39 anni: stava lavorando in un capannone della ditta Cerone calcestruzzi, indagato il titolare
PESCINA. Precipita da oltre venti metri mentre ripara il tetto di un capannone e perde la vita a 39 anni. La vittima dell'incidente sul lavoro è Francesco Trabalsi, di Pescina ma residente ad Aielli. Lascia la moglie Giuseppina di Celano e una figlia di 10 anni. Il cantiere, della società Cerone Calcestruzzi di Venere di Pescina, è stato sequestrato e il legale rappresentante è indagato per la morte dell'operaio marsicano. È assistito dall’avvocato Pasquale Milo.
Sulla vicenda la Procura di Avezzano ha aperto un'inchiesta per accertare la dinamica esatta dell'incidente ed eventuali responsabilità. Questa mattina, davanti ai consulenti delle parti, sarà eseguita l'autopsia.
L'ennesima morte bianca, a pochi giorni da un altro episodio drammatico avvenuto a Forme di Massa d'Alba, riporta all'attenzione dell'opinione pubblica il problema della sicurezza nei cantiere e nei luoghi di lavoro.
L'incidente è avvenuto ieri intorno alle 10 nel capannone della società che realizza prefabbricati e materiale in calcestruzzo. Secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Avezzano, al comando del capitano Enrico Valeri, l'operaio è salito sul tetto con un cestello e ha iniziato a eseguire degli interventi di riparazione dei pannelli.
Durante l'operazione il materiale di copertura, probabilmente nelle vicinanze di un lucernario, avrebbe ceduto. Il giovane non è riuscito a reagire ed è scivolato precipitando all'interno del capannone, dopo un volo di una ventina di metri.
Un tonfo sordo ma violento ha richiamato l'attenzione di alcuni dipendenti. Per lui, però, non c'era più scampo. Inutili sono stati i tentativi di soccorso messi in atto dal personale dell'azienda e dai colleghi di lavoro.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della locale stazione, guidati dal luogotenente Rocco Alì, che hanno eseguito i rilievi e controllato il capannone.
Più tardi è stato richiesto anche l'intervento della polizia municipale e dell'Ispettorato della Asl, settore sicurezza sul lavoro. Sarà necessario accertare se tutte le norme antinfortunistiche e di sicurezza erano state adottate.
L'inchiesta è stata affidata al sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco. La famiglia della vittima dell'incidente sul lavoro è assistita dagli avvocati Callisto e Antonella Terra. La salma potrebbe essere riconsegnata alla famiglia già domani, dopo gli accertamenti sul corpo disposti dalla magistratura.
Pietro Guida
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