vittorito, dopo il terremoto del 2009

Cantina chiusa da quattro anni

Le titolari della Pietrantonj: la legge ci impedisce di fare i lavori

VITTORITO. Sono quattro anni che rimane chiusa ai visitatori. Un piccolo museo del vino dove si respira la storia di una delle aziende vitivinicole più rinomate del territorio. È la cantina più importante e prestigiosa di Pietrantonj a Vittorito, rimasta danneggiata dal sisma del 2009 insieme a tutto lo stabile di cui fa parte. Non in maniera pesante, per fortuna. Basterebbe poco per renderla di nuovo agibile. Ma i proprietari hanno le mani legate per colpa di una legge che non dà la possibilità di procedere alla messa in sicurezza della struttura in maniera autonoma. Come detto, la cantina fa parte di un aggregato che comprende anche tre abitazioni con proprietari diversi. In questi casi la legge per la ricostruzione prevede un progetto unico, per l’intero palazzo, con un unico finanziamento da ripartire tra le varie particelle abitative che lo compongono. Il progetto è pronto da tempo, ma mancano i finanziamenti che consentirebbero l’apertura del cantiere e l’avvio dei lavori. E in attesa che la situazione si sblocchi, la storica cantina continua a rimanere chiusa. «Non sappiamo cosa fare», spiega Alice Pietrantonj che insieme alla sorella Roberta da qualche anno ha preso in mano le redini dell’azienda. «Avevamo e abbiamo tanti progetti che non possiamo portare avanti proprio a causa dei problemi che abbiamo con la cantina. Volevamo intervenire in maniera autonoma, ma la legge non ce lo consente». Senza dubbio un grave danno economico per l’azienda che da quattro anni è costretta a tenere sotto lucchetto la parte più caratteristica e spettacolare con reperti storici unici e di grande valore. Da quattro anni è costretta a rinunciare anche a “Cantine aperte”, che era diventato uno degli appuntamenti più importanti per la promozione e la valorizzazione aziendale: far gustare i famosi vini di Pietrantonj direttamente nei luoghi storici in cui era nato e si era imposto il nome dell'azienda. Una storia e una tradizione che erano iniziati proprio nella cantina costruita prima del 1830 e ora chiusa dal terremoto e dalla burocrazia.

Claudio Lattanzio

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