Capitignano, incendio doloso divora ettari di verde

Il vicesindaco Pucci: «Danno grave per il paese, bruciate anche piante secolari». Caccia al piromane

CAPITIGNANO. Un incendio di cinque ettari di vegetazione, difficile da domare, è scoppiato ieri pomeriggio nella boscaglia in zona “Svolte di Lima”, nel territorio comunale di Capitignano, a circa 1.100 metri di altitudine. Si tratta di un evento quasi certamente doloso che è stato subito notato dal vicesindaco del paese, Franco Pucci, il quale ha dato l’allarme telefonando ai vigili del fuoco. Il fronte del fuoco è di circa due chilometri e la difficoltà per vigili del fuoco, forestale e carabinieri è stato il fatto che l’unica strada per arrivarci con i mezzi si ferma a circa un chilometro dal rogo. Per cui l’acqua e il liquido ritardante sono stati portati con disagio visto che le autocisterne non sono potute arrivare dove sarebbe stato necessario. Nelle ultime ore il fuoco si è stabilizzato grazie al lavoro delle squadre a terra, ma la situazione resta difficile. Il problema principale nasce dal fatto che le fiamme sono scoppiate all’imbrunire per cui non è stato possibile far decollare elicotteri e tantomeno i Canadair che potrebbero sorvolare la zona già dalle prime ore di questa mattina. L’area è stata presidiata per tutta la notte dai pompieri.

L’incendio, pur lontano dalle case, ha destato apprensione nell’Aquilano in quanto la colonna di fumo si è notata da decine di chilometri di distanza e al centralino dei vigili del fuoco, giunti sul posto con un paio di squadre, sono arrivate decine e decine di chiamate da parte di gente allarmata.

«Si tratta di un danno epocale per la nostra zona», ha commentato Pucci in considerazione del fatto che sono stati bruciati sterpaglie ma anche alberi secolari che fanno parte del patrimonio ambientale dell’area che proprio un anno fa fu interessata da un simile evento. Naturalmente ci sarà un’inchiesta penale visto che le fiamme, a oltre mille metri, in inverno e con temperature vicine allo zero, non si sono certamente generate da sole.

©RIPRODUZIONE RISERVATA