Casa negata al barbiere di 103 anni protesta sui criteri di assegnazione

Paganica, il Comune scrive: siamo rammaricati ma non c’è disponibilità. Esplode la protesta degli abitanti dei paesi sui criteri per assegnare le abitazioni

L’AQUILA. Augusto Rossi, il “mitico” barbiere di Paganica ad agosto compirà 103 anni. Due anni e mezzo fa, quando compì cento anni a Paganica fu organizzata una festa. All’applauso dei suoi compaesani si unirono le voci dei rappresentanti delle istituzioni. Tutti a complimentarsi con Augusto che a 100 anni continuava a fare il barbiere, gratis, per i suoi amici.

Oggi che Augusto Rossi avrebbe bisogno di quelle stesse istituzioni, nessuno si fa sentire e lui, a 103 anni, di fatto non ha una casa e deve tutto al grande amore delle figlie che lo accudiscono e gli fanno compagnia. Lui è ancora lucido, legge il Centro ogni giorno e se non fosse per la sordità sarebbe in grado di rapportarsi con tutti senza problemi. Avrebbe bisogno di una casa, magari un map da trovare vicino a Paganica, per fargli passare momenti sereni - a quell’età forse lo meriterebbe - pur nello scenario di devastazione provocato dal terremoto. Ma l’ultimo “regalo” dalle istituzioni lo ha ricevuto a dicembre quando gli è giunta una lettera firmata (a dire il vero compare solo un anonimo timbro) dal sindaco Massimo Cialente che «rammaricato» comunica che la richiesta di avere una casa (o map o alloggio del progetto Case) «non può trovare accoglienza».

La conclusione è che «se si presentassero in seguito disponibilità le faremo sapere». Frase rivolta a un uomo di 103 anni. Se fosse una vignetta sotto ci sarebbe da scrivere: senza parole. Ma quella del barbiere di Paganica, testimone a 8 anni del terremoto del 1915, è solo una delle tante storie che sta «esplodendo» in questi giorni.

Molte famiglie, soprattutto nelle frazioni, stanno venendo a conoscenza che con le case nuove a due passi e magari sui propri terreni - concessi al Comune - non hanno diritto all’alloggio perché ci sono altre priorità e quello che conta è solo aver fatto richiesta ad agosto di un alloggio del progetto Case. Oggi (17,30 ex tendopoli degli alpini) a Paganica la Onlus ha organizzato una assemblea popolare e ha invitato l’assessore Giustino Masciocco. Si parlerà proprio di alloggi e di come gli abitanti delle frazioni si stiano sentendo degli estranei in casa propria. L’assemblea di Paganica è stata preceduta da una nota dei presidenti di 10 circoscrizioni: Stefano Palumbo, Benedetto Chiarelli, Pasqualino Giancola, Marcello Masci, Ugo De Paulis, Luciano D’Angelo, Antonio Gianforte, Davide Porfirio, Antonio Scipioni, Gianni Salvi.

La lettera è indirizzata al sindaco Massimo Cialente, al presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, all’assessore Giustino Masciocco, a tutti i consiglieri comunali. «Lo scenario che si sta configurando negli ultimi giorni, circa l’assegnazione dei Map ci lascia sgomenti ed offesi per la mancanza di rispetto nei confronti del lavoro svolto da noi, presidenti di circoscrizione, ma soprattutto nei confronti dei cittadini che per mesi sono stati caricati di aspettative e rassicurazioni sulla possibilità di avere una sistemazione nei map» scrivono i 12 presidenti «a settembre sulla base di precise indicazioni (da Comune e protezione civile ndr) presso le varie tendopoli, si sono susseguiti incontri mirati a capire il reale fabbisogno di alloggi e a molti dei quali ha partecipato anche l’allora assessore Luca D’Innocenzo. Furono compilate e consegnate al Comune delle liste nelle quali si indicava per ogni frazione il numero di Map richiesti con relativa composizione del nucleo familiare.

A dicembre il sindaco ha inviato una lettera a tutti i presidenti di Circoscrizione nella quale chiedeva ad ognuno di essi di fornire in tempi rapidissimi un’ulteriore lista dei cittadini (della circoscrizione di competenza) che avevano fatto richiesta dei map. A gennaio la sorpresa: un’ordinanza del sindaco supportata da una riunione dei capigruppo e confermata dal neo assessore Masciocco, ha rimesso in gioco quanto stabilito in modo chiaro ed ufficiale fino a quel momento.

Sulla base delle ultime indicazioni, infatti, gli unici aventi diritto ai map sono coloro che al censimento del 10 Agosto avevano optato per il progetto Case. Ma va detto che nel modulo del censimento da depositare entro la data del 10 agosto non era indicata la possibilità di scelta dei Map poiché ancora non prevista e sulla base dei criteri votati dal Consiglio Comunale in data 31 luglio molti cittadini avevano valutato che non avrebbero avuto punteggio, verosimilmente sufficiente, per beneficiare di un alloggio del progetto Case e hanno deciso per l’autonoma sistemazione.

La stessa decisione è stata presa da altri cittadini che per diverse ragioni lavorative o personali non potevano allontanarsi dalla frazione di residenza. Attualmente molti richiedenti, ufficialmente in autonoma sistemazione, risiedono in alloggi di fortuna quali garage, container e roulotte, che non permettono una decorosa qualità della vita. Per quanto sopra esposto in qualità di presidenti di circoscrizione, chiediamo con fermezza al sindaco, all’assessore alle politiche abitative, al presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri comunali di ritirare o correggere l’ordinanza sindacale con la quale esclude la possibilità di rettificare la scelta espressa nel modulo del censimento; di inserire gli abitanti delle frazioni che ne hanno fatto domanda nei mesi di settembre, ottobre, novembre, dicembre nella lista di assegnazione dei map».