Catturata Petra, l’orsa che se ne andava a spasso per le strade di Lecce nei Marsi

4 Luglio 2025

L’obiettivo dell’operazione era dotarla nuovamente di un radiocollare al fine di monitorare gli spostamenti ed effettuare interventi mirati tesi a limitare le visite in paese e le possibili interazioni con i cittadini

LECCE NEI MARSI. Ieri sera una squadra del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, composta dal team veterinario e da quello dei biologi, con il supporto dei Guardiaparco e dei carabinieri Parco, ha effettuato la cattura dell’orsa Petra, che da alcuni giorni aveva ricominciato a frequentare l’abitato di Lecce nei Marsi.

L’obiettivo dell’operazione era dotare nuovamente l’orsa, risultata in ottime condizioni di salute, di un radiocollare al fine di monitorare gli spostamenti ed effettuare interventi mirati tesi a limitare le visite in paese e le possibili interazioni con i cittadini. Le attività di dissuasione non sono al momento previste in quanto le fonti alimentari presenti all’interno del centro abitato e accessibili all’animale sono molteplici, tra cui ciotole di cibo per gli animali domestici che inopportunamente, alcuni cittadini, continuano a lasciare incustodite, in violazione all’ordinanza sindacale.

L’intervento è stato concordato dopo una riunione di coordinamento tenutasi nella mattinata di ieri e promossa dal sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile. Durante l’incontro si è posta l’attenzione sulle criticità connesse alla frequentazione del centro abitato da parte dell’orsa, che ha destato il solito clamore mediatico e qualche preoccupazione tra i residenti.

Sono emerse due principali linee di intervento. La prima tesa ad assicurare la presenza di tutte le forze di polizia territorialmente competenti, e quindi Carabinieri Forestali e Guardiaparco, con il supporto dell’Arma territoriale, attraverso una adeguata turnazione. L’obiettivo è non solo garantire la sicurezza, ma anche assicurare il rispetto delle norme vigenti, in primis l’ordinanza sindacale che ha di recente ribadito le regole di comportamento da parte dei cittadini. Considerato che il mancato rispetto anche da parte di pochi contribuisce a favorire la presenza dell’orsa in paese, le forze di polizia saranno chiamate anche a sanzionare eventuali violazioni.

La seconda linea di intervento riguarda il delicato problema della disponibilità di cibo facilmente accessibile da parte dell’orsa, che riguarda sia la gestione dei rifiuti, che, come si può immaginare, è più complessa di quello che potrebbe sembrare, sia il cibo per gli animali domestici.

Come sancito dalla recente ordinanza sindacale i mastelli dell’umido vanno esposti al mattino e non la sera precedente, riducendo così le possibilità per l’orsa di alimentarsi all’interno del paese. Analogamente anche il cibo per cani e gatti va somministrato in modo da evitare che lo stesso resti nelle ciotole spesso lasciate incustodite nelle pertinenze delle abitazioni. Si tratta di piccoli accorgimenti che però, in termini complessivi, possono fare la differenza.

Sempre parlando di rifiuti si continuerà l’opera di installazione dei cassonetti a prova d’orso, avviata con il progetto Life Bear Smart Corridors. Inoltre, il Comune e la Società incaricata della raccolta dei rifiuti, in collaborazione con il Parco, stanno valutando l’adozione di ulteriori misure specifiche per ridurre il più possibile la presenza di rifiuti nel centro urbano.

“Ci auguriamo che l’insieme di queste azioni, accompagnate da specifiche attività di comunicazione e sensibilizzazione, favoriscano un processo di crescita e consapevolezza collettiva per il benessere dei cittadini e degli orsi evitando la presenza di questi ultimi nel centro abitato, al fine di favorire una coesistenza responsabile e duratura”, scrive il Parco in una nota.

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