l’altro fronte della società peligna 

Cda sfiduciato, sarà guerra legale 

I sindaci “dissidenti” contro la nomina di Gerardini: «È illegittima»

SULMONA. Un’azione politica e giudiziaria per annullare la nomina del nuovo amministratore unico del Cogesa Franco Gerardini. L’hanno annunciata i sindaci “dissidenti” che, dopo aver disertato la riunione del controllo analogo della settimana scorsa, tornano a ribadire la volontà di azzerare l’attuale governance della società a totale capitale pubblico che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti per 64 Comuni del Centro Abruzzo e dell’Alta Valle dell’Aterno. I sindaci in questione, quasi tutti di centrodestra e civici, non ci stanno a passare per “irresponsabili”, come li ha definiti Gerardini, e annunciano azioni legali. «Con stupore e con grande rammarico abbiamo dovuto prendere atto della volontà di Gerardini di andare avanti con il mandato conferitogli, sebbene consapevolmente eletto da una minoranza di sindaci soci presenti all’assemblea del 30 dicembre», evidenziano. «Non possiamo tuttavia non stigmatizzare il suo atteggiamento che, oltre a porre a serio rischio il Cogesa in merito alla legittimità degli affidamenti diretti (in house), ha voluto definire i sottoscritti amministratori come degli irresponsabili. Siamo rimasti basiti ascoltando il suo intervento ed è inaccettabile, da chi in passato ha ricoperto ruoli importanti come nel suo caso, rivolgersi in questo modo alla maggioranza dei soci di Cogesa». E ancora: «Fa specie l’ostinazione di qualche sindaco di tentare di andare avanti in questa paradossale situazione, perseverando in un’azione che porterà Cogesa verso una strada pericolosissima e verso un futuro che potrebbe mettere a rischio le maestranze e la stessa sopravvivenza della società. Nei prossimi giorni ci muoveremo attraverso un’azione politica e giudiziaria, affinché tutto torni all’interno dei binari della legittimità nell’esclusivo interesse della società». (c.l.)