Cecchini ai giovani legali: «Rifuggite dal giustizialismo» 

Toga di platino all’avvocato dopo 70 anni di attività forense L’omaggio alla presenza di altri colleghi premiati e magistrati

L’AQUILA. «Resistete a questo vento di controriforma. Soprattutto, tappatevi le orecchie al canto delle sirene giustizialiste». Attilio Cecchini rivolge un’esortazione ai giovani colleghi che affollano la sala Ipogea dell’Emiciclo, alla fine del suo discorso dopo aver ricevuto la “Toga di platino” per i suoi 70 anni di attività forense. Un traguardo raggiunto raramente, «al momento è solo lui», confermano al tavolo della presidenza. Cecchini, principe del Foro, ma anche giornalista difensore degli italiani emigrati in Venezuela negli anni ’50, giovanissimo informatore dei partigiani ai tempi dell’occupazione nazifascista all’Aquila, ha esortato i colleghi più giovani a non dimenticare la storia della Giustizia in Italia, «quando dalla tortura si è passati al processo». «Ho iniziato questa attività nel 1949», ha esordito “don Attilio”, «vissuti in un’epoca particolarmente fortunata». La lezione di Cecchini spazia partendo dal ’700, il Granducato di Toscana e la Leopoldina, «da non confondere…», scherza tra gli applausi. Ma l’Italia, culla del Diritto, «sta correndo grandi rischi. Sento aria di controriforma. Sento», ha aggiunto il 94enne avvocato aquilano, innescando l’immediato applauso della platea, «il tintinnio delle manette. Sono convinto che stiamo vivendo un’aggressione ai valori in cui ci siamo formati».
Tra il pubblico ci sono tanti avvocati tra cui i colleghi che esercitano la professione da 40 anni e che hanno ricevuto la Toga d’oro: Marcello Antonini, Giampietro Berti de Marinis, Tullio Buzzelli, Claudio Cagnoli, Francesco Carli, Angelo Cora, Maurizio Cora, Ferdinando D’Amario, Pierluigi Daniele, Gaetano Fracassi, Franco Leone, Riccardo Lopardi, Ascenzo Lucantonio, Rodolfo Ludovici, Fabrizio Marinelli, Antonio Mazzotta, Ferdinando Paone, Luigi Papola, Laura Rainaldi, Stefano Rossi, Francesco Silvestri, Giancarlo Stringini, Antonio Valentini. Al tavolo della presidenza c’è Giovanni Canzio, presidente emerito della Cassazione «che ha salvato il tribunale dell’Aquila dopo il sisma», ricorda il presidente dell’Ordine forense dell’Aquila, l’avvocato Maurizio Capri, insieme a quello del Consiglio nazionale forense, l’avvocato Andrea Mascherin, e al moderatore Antonello Carbonara, componente del Consiglio distrettuale di disciplina. (r.p.)
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